Isola Capo Rizzuto: al via corso “Volontari per le misure di comunità”
A Isola di Capo Rizzuto, un’opportunità formativa per chi vuole intraprendere un cammino di volontariato. L’OdV “I giovani della Carità” sempre attiva sul territorio.
È partito anche per il territorio di Isola di Capo Rizzuto e per tutta la provincia crotonese un’opportunità formativa nata dalla collaborazione in rete tra l’OdV “I giovani della Carità”, il Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario SEAC ed altre realtà associative delle regioni Sicilia, Campania, Lazio e Sardegna. Un progetto sperimentale in cui ha creduto la Fondazione con il Sud che ha finanziato questo lavoro della durata di due anni con il Bando Volontariato 2015 – Reti Nazionali e che oggi, vede localizzato l’intervento anche in Piemonte, Toscana, Liguria, Trentino Alto Adige e Veneto.
Partito da un’analisi del bisogno con la quale è emersa la discriminazione conseguente “all’ingresso” nel circuito penale esterno degli adulti ritrovatisi loro malgrado a commettere atti di devianza criminale, la visione di insieme del contesto ha fatto emergere quanto (Come da progetto del SEAC) “il mondo dell'esecuzione penale rappresenta uno spaccato sociale che mette in luce bisogni di ogni genere, sia perché nella maggior parte dei casi la commissione di reato matura entro perimetri di disagio e di emarginazione, sia perché l'esecuzione penale, soprattutto se eseguita in carcere, rafforza il senso di separazione fra il reo e il resto della collettività”.
Con i continui tagli alle risorse, la complessità delle storie su cui si deve intervenire, spesso segnate da multiproblematicità personali e familiari, sia per un malinteso senso della sicurezza, si assiste ad una crescente difficoltà ad operare per il reinserimento sociale -cui la stessa Costituzione fa riferimento-, soprattutto delle persone adulte sottoposte a misure di comunità.
Da qui l’esigenza di promuovere un percorso di sensibilizzazione alla tematica partendo dalla necessità di formare operatori volontari da inserire nelle realtà associative da anni impegnate in questa mission.
Tra queste realtà, sul territorio di Isola di Capo Rizzuto risponde dal 2011 il fondatore dell’OdV, Luigi Ventura con la sua associazione de “I giovani della Carità” affiancato dalla sua équipe multidisciplinare che, nel corso degli anni, si è arricchita non solo dei volontari la cui preziosa collaborazione ha permesso e permette di portare avanti progetti conseguendo importanti risultati, bensì di professionisti impegnati sia nel Centro Diurno, sia nello sportello di ascolto rivolto a minori, giovani adulti ed adulti in area penale esterna affidati dagli Enti della P.A. preposti, nonché alle loro famiglie.
Un’équipe composta dall’Assistente sociale specialista dott.ssa Francesca Sorrento impegnata anche in veste di relatrice nel suddetto corso di formazione, dall’Educatrice professionista socio-pedagogica dott.ssa Maria Greca Ventura esperta conoscitrice dei BES e da diverso tempo impegnata nell’affiancamento e recupero scolastico dei piccoli studenti frequentanti il Centro Diurno dell’associazione, e dalla Tutor con funzioni di Segretaria Sig.ra Rosalba Geraldi, impegnata anche nel sostegno scolastico dei minori e giovani adulti sottoposti a messa alla prova che, tra gli altri obiettivi del piano individualizzato di m.a.p., spesso devono conseguire il risultato della conquista del titolo di studio mancante.
L’impegno e gli sforzi di questi anni, iniziano a produrre risultati soddisfacenti che l’OdV matura verso l’ideazione, la progettazione e realizzazione di nuovi obiettivi da attuare in compartecipazione con gli Enti della P.A. del territorio e non solo.
Infatti, L’OdV è coofondatrice del SEAC regionale e questa collaborazione in rete nel progetto “Volontari per le misure di comunità”, sta permettendo la condivisione e lo scambio tra i partecipanti, di buone prassi atte al perseguimento dell’obiettivo generale: accogliere, ascoltare e responsabilizzare il condannato alle misure di comunità coinvolgendo il territorio, in quanto non esente dal dovere di riaccogliere un suo cittadino che ha sì sbagliato, ma non per questo deve essere tenuto ai margini della società.
Formare nuovi volontari, significa diffondere un nuovo concetto di sensibilizzazione che non fa trovare spazio al “pietismo”, bensì poggia su solide basi scientifiche ed anche religiose, un aspetto spesso fondamentale nella vita di tante persone. Per comprendere fino in fondo di cosa si tratta, l’associazione “I giovani della Carità” ha strutturato un calendario di incontri fino al 6 Febbraio 2018 presso la propria sede prevedendo gli interventi di illustri relatori con decennale esperienza in materia di misure alternative alla detenzione, al primo incontro formativo, è stato presente il presidente regionale del SEAC, Francesco Cosentini. Già oggi, il territorio provinciale ha risposto positivamente con un numero cospicuo di iscritti e da qui ai prossimi mesi, si procederà alla conclusione del corso di formazione in aula per avviare poi le successive azioni previste dalla proposta progettuale del SEAC Nazionale, tra le quali, i gemellaggi da realizzare tra associazioni del Nord e Sud Italia.