Lettere | Ecco perché dovremmo adottare il “Registro Itinerante della Legalità”

Calabria Attualità
Nicola Gratteri

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di un cittadino, Alberto De Luca, per adottare il registro della legalità.

"Per il procuratore di Catanzaro la 'ndrangheta si può debellare creando anzitutto un sistema accettabile sul piano processuale. Un’arma efficacie per la lotta alle mafie è l’insegnamento a scuola. Intraprendere l’attività mafiosa non conviene, questo è il messaggio da dare alle nuove generazioni di studenti. Secondo il magistrato per sconfiggere le mafie c’è bisogno di una maggiore coerenza da parte tutti, compresa la politica e le istituzioni.

In tale direzione s’inserisce il “Registro della Legalità” intrapreso dall’Avv. Giovanna Cusumano che si propone di raccogliere le firme dei “cittadini consapevoli” i quali vogliono liberarsi dal giogo mafioso. L’iniziativa dovrà riguardare anche i cosiddetti “Registri Itineranti della Legalità” che dovranno coinvolgere anche gli altri comuni calabresi e convogliare in quello presentato alla Prefettura di Reggio Calabria.

Nel nostro paese afferma ancora Gratteri ci sono pezzi di territorio di cui le mafie controllano anche il battito cardiaco e per questo c’è bisogno di un’inversione di tendenza al fine di sconfiggerle in maniera definitiva.

Purtroppo le organizzazioni come la 'ndrangheta votano e fanno votare e spesso i cittadini devono scegliere fra due o più candidati affiliati al sistema della malavita organizzata. La colpa è della politica e dei partiti che nello scegliere i propri candidati preferiscono gli affiliati alle mafie poiché portatori incontrastati di voti.

La soluzione contro questi sistemi corrotti è di ripulire lo Stato il quale deve diventare un soggetto più serio altrimenti i cittadini si allontaneranno sempre di più dalle istituzioni favorendo l’accrescimento dei sistemi di corruzione mafiosa.

La politica può vincere e governare anche senza i voti dei mafiosi e delle mafie.

Per fare questo bisogna sapere che la 'ndrangheta non è solo un fenomeno calabrese e circoscritto ma è diffusa anche in altre regioni d’Italia, in Piemonte, in Lombardia e in Emilia Romagna, dove si è stabilita grazie ad alcuni imprenditori affiliati.

Inoltre, la 'ndrangheta è presente in Europa, in particolar modo in Germania, in tutti i paesi più a Nord, dove i controlli sulle mafie scarseggiano e ha ramificazioni in tutto il mondo.

I soldi provenienti dal commercio della cocaina venduta sulle piazze a 50 euro a grammo, grazie ai ricettatori che la comprano direttamente dalla Colombia, servono ad alimentare la struttura economica dell’organizzazione. Inoltre, i proventi illeciti sono riciclati in alberghi, ristoranti, pizzerie e in molti casi servono anche a finanziare le campagne elettorali dei politici."


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