Lotta alla Sla. Un nuovo farmaco nel Centro Clinico San Vitaliano di Catanzaro
Si apre un nuovo capitolo per la lotta contro la SLA. Recenti studi clinici pubblicati su Lancet Neurology del maggio 2017 hanno evidenziato l’efficacia della terapia con Edaravone nei malati affetti da sclerosi laterale amiotrofica.
Ne abbiamo parlato con il Dottor Francesco Morelli, neurologo del Centro Clinico San Vitaliano, primo centro SLA attivato in Calabria.
Dottor Morelli, cos’è l’Edaravone?
“L’Edaravone è un decontaminante di radicali, un antiossidante, che blocca lo stress ossidativo delle cellule cerebrali considerate una delle possibili cause della malattia. Il farmaco sopprime la progressione della malattia inibendo lo sviluppo del danno ossidativo a carico delle cellule del sistema nervoso, centrale e periferico. Lo studio pubblicato su eminenti riviste scientifiche di livello internazionale ha testato negli Stati Uniti l’efficacia del farmaco su 137 pazienti affetti da SLA di cui 69 trattati con Edaravone e 68 con Placebo. Come risultato, tutti i pazienti trattati con il nuovo farmaco hanno presentato un miglioramento del quadro clinico pari al 33 % rispetto al gruppo trattato con Placebo. Pochi gli eventi avversi di natura farmacologica.”
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) si è così espressa: “I danni alle cellule nervose nei pazienti affetti da SLA sembrano avere diverse cause, ma è dimostrata l’azione di molecole tossiche ad azione ossidativa, cosa ne pensa?
“In alcuni pazienti, questo è associato con un difetto nel gene responsabile della produzione di un enzima chiamato superossido dismutasi (SOD). Ciò porta ad un’infiammazione che uccide le cellule nervose interessate. Edaravone dovrebbe agire come un antiossidante, una molecola che può prevenire danni alle cellule nervose riducendone l’infiammazione. Una buona notizia per i malati di SLA e per le loro famiglie, anche perché il farmaco sarà presto commercializzato. L’Italia sarà il primo paese in Europa ad averlo a disposizione. Il nome commerciale “Radicut”, il cui senso è eliminare i radicali liberi, è stato messo a punto in Giappone per il trattamento dell’Ictus e poi è divenuto oggetto negli anni di ripetuti studi sulla SLA.”
Ché dire dei pazienti che vivono nella nostra regione?
“La Calabria ha una popolazione di circa 2 milioni di abitanti. Secondo gli studi epidemiologici si stimano sul territorio circa 120 casi di SLA e tra le 30 e le 40 nuove diagnosi all'anno. Molti di questi sono assistiti presso il Centro Clinico San Vitaliano di Catanzaro, unico sito in Calabria, nato in collaborazione con il Centro Clinico Nemo dell’Ospedale Niguarda di Milano. La loro speranza si lega non sono alla commercializzazione ma anche alla possibilità che il Centro Clinico San Vitaliano divenga punto di riferimento per la somministrazione del farmaco. Stiamo vivendo un momento storico importante, in cui la ricerca e la scelta di un futuro migliore camminano pari passo, desiderosi di accompagnare per mano i malati di SLA verso nuove opportunità terapeutiche, ma soprattutto verso un futuro capace di regalare la forza di poter ancora sognare”.