Dirigente comunale di Tropea aggredito a bastonate, avviate le indagini

Vibo Valentia Cronaca

Un dirigente del Comune di Tropea è stato aggredito e preso a bastonate da due persone con il volto coperto. Appena finito il turno di lavoro, V.G., 50 anni, architetto e responsabile dell'Ufficio Tecnico, è uscito dal palazzo municipale dove i due lo stavano aspettando e armati di bastone lo hanno colpito più volte per poi lasciarlo a terra e scappare.

Il 50enne è stato soccorso da alcuni passanti che hanno chiamato il 118: dopo le prime cure è stato portato nell’ospedale di Tropea dove è stato dichiarato guaribile in 15 giorni. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

Il Comune di Tropea è retto da una terna commissariale a seguito dello scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose, poi confermato in via definitiva dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso degli ex amministratori.

h 18:36 | Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al termine di una riunione in via d'urgenza convocata in Prefettura a Vibo Valentia ha deciso di assegnare la scorta a Vincenzo Giannini, 50 anni, il dirigente del Comune di Tropea aggredito ieri sera.

Presenti i vertici delle forze dell'ordine, un sostituto procuratore della Repubblica di Vibo ed il prefetto Guido Longo, si è deciso per la provvisoria istituzione di un servizio di scorta nei confronti dell'architetto vittima dell'aggressione e il rafforzamento delle attività di indagine subito avviate dalle forze di polizia. Nell'occasione, sono state pianificate attività di prevenzione ordinarie e straordinarie sia nel perimetro urbano della città di Tropea, sia nei territori limitrofi.

Sulla vicenda, il prefetto di Vibo, secondo quanto reso noto, è stato contattato personalmente dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, che ha sollecitato tutte le misure necessarie ad assicurare alla giustizia gli autori del gesto criminale e per garantire il massimo supporto al lavoro della Commissione straordinaria nella gestione del Comune di Tropea, i cui organi elettivi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose.