Minori non accompagnati, associazioni spingono per affido
Individuare soluzioni per garantire ai minori la continuità del percorso integrativo e inclusivo. È emerso nel corso della riunione svoltasi in Prefettura per la situazione dei minori stranieri non accompagnati. Nel corso del dibattito è emerso come possibile azione risolutiva il ricorso all’istituto dell’affido familiare, avviando sin da subito le procedure previste.
Nel sostenere la percorribilità di questa strada, il prefetto ha rivolto un appello alle associazioni presenti affinchè la “casa” possa subentrare alla “struttura”, assicurando al riguardo particolare attenzione. Nei primi giorni della prossima settimana, si terrà un nuovo incontro per verificare l’esito di queste procedure e per ogni ulteriore iniziativa atta a garantire la permanenza dei giovani migranti in questo territorio.
Nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione di circa 50 minori stranieri non accompagnati, al momento ospiti presso alcuni Centri di Accoglienza Straordinaria di Reggio e provincia e destinati ad essere trasferiti in altre sedi fuori regione per il venir meno delle originarie condizioni di emergenza.
Sulla questione, numerose associazioni cittadine hanno espresso la volontà di concorrere alla ricerca di una soluzione per evitare il trasferimento, dal momento che i ragazzi stanno facendo un virtuoso percorso di integrazione in questo territorio. Nell’immediatezza, il prefetto Michele di Bari ha convocato una riunione allo scopo di valutare e individuare le possibili soluzioni.
Hanno partecipato all’incontro il Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, Roberto Di Bella, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, l’Assessore alle Politiche sociali della Città di Reggio Calabria, Anita Nucera, i referenti regionale e territoriali del Forum del Terzo Settore, nonché i rappresentanti delle Associazioni che hanno preso in carico i minori dal loro ingresso in Italia .