Crotone. M5S contro Lega: ‘via il manifesto di Cerrelli’, ma si sbaglia
La candidata del Movimento 5 Stelle Elisabetta Barbuto ha diffidato con una pec Giancarlo Cerrelli (Lega) per presunta propaganda elettorale abusiva.
Il noto avvocato crotonese spiega come l’ingiunzione sia scaturita dalla esposizione dei pannelli elettorali al balcone dello studio in cui esercita la sua professione. Ma che di fatto “coincide anche con la sede legale della segreteria politica, nonché del partito che rappresenta con delega del 3 febbraio 2018 attribuita dal Segretario di partito “Lega Salvini Premier”, Domenico Furgiuele”.
“Ho presentato regolari comunicazioni relative a ubicazione segreteria e sede di partito agli uffici competenti – ha esposto ancora Cerrelli -l’articolo della legge 212/1956, modificata dalla legge 24.04.1975 n° 13, art. 6, è stato oggetto di errata interpretazione da parte della candidata 5 stelle: infatti si legge “sono escluse dal divieto le insegne indicanti le sedi dei partiti”. E quella in via Firenze lo è”.
“L’avvocato Barbuto parla di “pannelli pubblicitari mobili (c.d. “Vele”)” che io non ho mai utilizzato. Provasse concretamente quanto afferma. Ciò che si vede, sono semplici banner affissi legalmente al balcone della sede di partito e segreteria. C’è malafede e disonestà nelle parole della Barbuto. Mi fa riflettere il fatto che una professionista che aspira ad entrare in parlamento, utilizzi poveri mezzi per ostacolare la diffusione legittima della mia immagine.
Questo conferma il giustizialismo del Movimento 5S applicato senza fondamento in tante occasioni. Provano a fermarmi, sulla base del nulla. A fermare un professionista che si è candidato per costruire e non per protestare soltanto. Hanno iniziato con la persecuzione amministrativa per frenare la mia corsa verso la possibile vittoria. Se fare politica costruttiva significa aggrapparsi all’inutile, la risposta, il Movimento 5 stelle, la troverà da solo nelle urne. Non sono io a doverlo spiegare” – avanza la nota.
“Sulla nota stampa diffusa congiuntamente in data odierna da Elisabetta Barbuto e da Margherita Corrado, candidata al Senato, mi si accusa di quanto sopra detto, facendo riferimento anche alla manifestazione per l’aeroporto di Crotone” - incalza Cerrelli.
“Da libero cittadino, senza cariche politiche, sono stato visibile ai più, ma non tutti hanno contezza di cosa io abbia fatto per Crotone e l’Italia. Per via della mia attività professionale e di studioso invitato in tutta Italia a tenere conferenze, ho subito sulla mia pelle i disagi del mancato trasporto aereo. Ciò che mi chiedo, invece è: Corrado e Barbuto dov’erano? Cosa hanno fatto loro e il M5S per la città di Crotone e per la riapertura dello scalo di Crotone? E i parlamentari calabresi del M5S, a Roma, quali azioni hanno compiuto in questi ultimi anni per l’aeroporto? Nulla! Questo è infatti ciò che conta Crotone per il M5S”! – dice ancora.
“Rilevo, inoltre, che le candidate Barbuto e Corrado, tacendo ci consentono di ritenere che la loro mancata adesione alla manifestazione a favore della riapertura dell’aeroporto di Crotone, svoltasi a Lamezia Terme, non sia stata autorizzata dai vertici del partito. Ciò vuol dire che è facile immaginare che neppure in futuro potranno prendere decisioni autonome per lo sviluppo di Crotone e del suo territorio, perché non godono di piena libertà, ma devono dar conto ai vertici del Movimento. Ciò che ancora falsamente mi attribuiscono è l’essere censore dei costumi e delle scelte altrui, e non è affatto vero.
Da cattolico e giurista difendo la famiglia naturale, la vita dal concepimento alla morte naturale e la libertà di educazione. Invece di giudicarmi falsamente, guardino gli apprezzamenti che da crotonese ho ricevuto in tutta Italia per il servizio a favore dell’umano, con onestà cristallina e sacrificio. Dal canto loro i candidati del Movimento 5 stelle smettano, piuttosto, di fare i censori, e guardino invece la disonestà di molti loro parlamentari che hanno truffato il loro stesso partito e gli italiani che hanno creduto in loro” – continua.
“Per le minacce infondate e per la diffamazione a mezzo stampa da parte delle Candidate del Movimento 5 Stelle, mi riservo di tutelare la mia persona nelle sedi giudiziarie opportune” - ha annunciato infine.