Reggio. Piano strategico, incontro tra il Pes e la città metropolitana
Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Ance, Coldiretti, Forum del Terzo Settore, Casartigiani, Unci, Confesercenti, con Fabio Scionti, Delegato al Piano Strategico del Sindaco Giuseppe Falcomatà, si sono incontrati per definire sinergicamente Piani, Patti e Programmi destinati a finanziare le azioni dell'Amministrazione metropolitana, nonché tutti i principali ambiti d’intervento del Piano Strategico Metropolitano.
A tale proposito, il Partenariato ha avanzato la proposta di istituzione di un Ufficio del Piano, sulla scorta delle esperienze di altre realtà, al fine snellire i rapporti fra Pes e Città Metropolitana, creare un canale di scambio informazioni costanti ed agevolare la stretta collaborazione necessaria a pervenire alla redazione di un Psm il più possibile partecipato e alle esigenze rappresentate dai portatori di interessi, che costituiscono il Pes.
Affrontate anche le questioni inerenti l'istituzione della Zes di Gioia Tauro ed il conferimento delle deleghe all’ente metropolitano da parte della Regione Calabria. Rispetto alla prima tematica, il Pes ha espresso profonde preoccupazioni riguardo al pericolo di vedere ergere i confini della Zes lontani dal territorio di Reggio e agganciati, invece, alla parte centrale e settentrionale della Calabria. Tale scelta, a parere dei componenti del Partenariato “si configurerebbe come uno scippo ai danni della Città Metropolitana e costituirebbe una vera e propria condanna a non realizzare il pieno sviluppo che da sempre il nostro territorio insegue”.
Identica determinazione e volontà di appoggiare le legittime istanze dell'Amministrazione Falcomatà, sono state dichiarate dal Pes riguardo alla non più procrastinabile necessità di vedere assegnate al nuovo ente le deleghe da parte della Regione Calabria, processo previsto dalla Legge Delrio e fermo da quasi due anni presso la Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale della Calabria.
La procedura di assegnazione delle deleghe, - hanno sottolineato i membri del Pes - “serve a riempire di contenuti l'attività della Città Metropolitana e agevolerebbe il lavoro relativo al Psm, rendendo ben chiari e definiti i settori di piena competenza dell'Amministrazione metropolitana”.
“Oggi - ha affermato Scionti – inizia un cammino impegnativo e intenso, che assieme al Pes e a tutti gli altri portatori di interessi positivi del territorio, ci vedrà pianificare il volto della Città Metropolitana dei prossimi decenni. Si apre la stagione più importante per la Metrocity che avvia la pianificazione strategica, strumento obbligatorio come sancito dalla legge Delrio ma, anche importante strumento che darà una visione di sviluppo del territorio metropolitano. E’ arrivato il momento, però, che la regione decida di determinarsi su quella bozza di legge che il Sindaco ha depositato nella prima commissione regionale nell’ormai lontano luglio 2016. Più volte il Sindaco e il Vicesindaco Mauro hanno ribadito questa necessità anche pubblicamente in linea con le determinazioni all’unanimità del Consiglio Metropolitano, e scrivere piano strategico senza sapere quali deleghe verranno attribuite a questo Ente rappresenta una difficoltà maggiore. La Zes, poi, è un’opportunità unica per il territorio – conclude Scionti - e si dovrebbe estendere anche ad altre aree industriali depresse all’interno di quella che è l’area metropolitana di Reggio Calabria, escludendo le altre province calabresi che non possono essere classificate come aree industriali depresse e degradate”.
“Le sinergie istituzionali premiano sempre – ha sottolineato il Vicesindaco Riccardo Mauro - e la volontà dell’Amministrazione Falcomatà è quello di costruire insieme il futuro del territorio, in fattiva collaborazione con il Pes e con tutti coloro siano portatori di interessi sullo stesso. Progettare il futuro senza conoscere quali saranno le deleghe è veramente difficile, e più volte il Sindaco ha chiesto la modifica della legge Delrio. Quello delle deleghe è un problema che non riguarda solo noi ma che coinvolge anche le altre Città Metropolitane, che trovano difficoltà nel far redigere le leggi regionali per riparto delle stesse. Non si può più tergiversare, è il momento che le competenze vengano gestite dall’Ente Metropolitano che, in forza del principio di sussidiarietà, è l’Istituzione che meglio saprà gestire e valorizzare i comparti oggetto della legge, trasformando così l’intero territorio in un vero e proprio motore in grado di produrre sviluppo e benessere”.