Rende, simposio sulla XI^ Giornata nazionale del braille
Il Consiglio Regionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in occasione della XI Giornata nazionale del braille, in collaborazione con il Servizio Studenti con Disabilità, Dsa e Bes dell’Ateneo e con le cinque sedi territoriali Uici della Calabria ha fissato il simposio "Il braille: una via d'accesso alla Cultura, all'Umanità, alla Vita", che si terrà il 21 febbraio, alle 9.30, presso l'Aula Magna dell'Università rendese.
L’iniziativa si inserisce nel contesto della III mostra "Facciamoci vedere", che si svolgerà dal 20 al 22 febbraio presso il Palazzo della Borsa di Genova. Oggi, col superamento di quelle logiche che formavano, ma, nel contempo, marginalizzavano, l'istituzione scolastica è chiamata a promuovere, riguardo alla vera e piena integrazione, nuove metodologie e anche prassi inclusive, aventi nell'apprendimento guidato del braille l'elemento propulsivo allo spiegamento concreto dell'autonomia e della Libertà del cieco, il quale potendo accedere alla conoscenza, alla Cultura, nel senso più ampio del termine, potrà ambire a divenire parte del processo d'interazione simbiotica in cui consta l'esperienza umana condivisa, nel cui ambito ognuno di noi ha la possibilità di trovare la propria ragione d'esistere: ecco la via d'accesso alla Cultura, all'Umanità, alla Vita di cui si fa menzione nel tema d'introduzione.
L’obiettivo dell’incontro è quello di aprire nuove piste di eccellenza sulla base di una collaborazione finalizzata alla formazione degli operatori tiflodidattici. Queste le tematiche su cui si soffermerà il Convegno, che sarà arricchito dal contributo di autorevoli relatori, da alcune testimonianze dirette e dalle mostre sui materiali, sui libri e sugli ausili oggi disponibili nel percorso di apprendimento.
Sarà un importante momento di riflessione e formazione, insomma; un occasione da non perdere nella definizione di nuove strade verso l'integrazione, sia per chi vive la realtà della disabilità visiva, sia per tutti coloro i quali vogliono accostarsi a una tematica di piramidale rilevanza sociale, e sia per coloro i quali, come gli operatori del settore mediatico, sono chiamati a contribuire, attraverso lo strumento dell'informazione, alla sedimentazione di un senso comune aperto all'inclusione, alla solidarietà, alla costruzione di una più giusta società.