Vertenza lavoratori Asp, i sindacati abbandonano il tavolo di contrattazione
Hanno abbandonato il tavolo di contrattazione decentrata i sindacati e lo hanno fatto per diverse ragioni. Così dopo quattro giorni dalla decisione Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Fials hanno deciso di rendere note le motivazioni che hanno portato all’abbandono del tavolo con l’Asp di Catanzaro. Ma i sindacati hanno fatto di più, perché hanno chiesto “un intervento risolutore del Direttore Generale affinché tale sgradevole situazione sia superata al fine di non creare ulteriore malcontenti tra il personale”.
Alla base dell’abbandono del tavolo ci sarebbe quello che le organizzazioni sindacali definiscono “comportamento inconcludente” da parte del dirigente del settore gestione risorse umane. Per i sindacati il dirigente non fornirebbe “tempi dovuti gli atti necessari alla definizione delle problematiche”. La seconda ragione è il blocco della mobilità interna. Secondo i sindaci la situazione sarebbe ferma da almeno sei mesi. Le organizzazioni aspettano da “sei mesi gli atti conclusivi dell’assestamento della mobilità interna dei coordinatori sanitari, l’avvio delle procedure per il conferimento dei coordinamenti sanitari e tecnici, della procedura per le posizioni organizzative sanitarie”, ma anche il “riconoscimento dell’indennità di parte variabile di coordinamento al personale avente diritto”.
E la mancata “liquidazione dell’indennità di produttività anno 2016 e tutte le altre indennità previste in sede di contrattazione, ed infine l’utilizzo della graduatoria per l’assegnazione di un infermiere alla Cittadella Regionale”. A tutto ciò si aggiunge il fatto che “da circa un anno si è in attesa della sistemazione della posizione contributiva arrecando di conseguenza danni non indifferenti ai lavoratori, situazione che si aggraverà, per come previsto dalle circolari Inps, se tale posizioni non saranno sistemate entro la fine del corrente anno”.