‘Ndrangheta. Voti in cambio di appalti, così il clan Pelle condizionava le elezioni regionali
I carabinieri del Ros di Reggio Calabria, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici indagati per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose. Tra gli arrestati ci sarebbe anche un consigliere regionale, Santi Zappalà, del Pdl. L'inchiesta, denominata Reale 3, è coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e coinvolgerebbe anche altri 5 politici, fermati con l'accusa di voto di scambio e concorso in associazione mafiosa.
Gli inquirenti avrebbero accertato come la cosca Pelle di San Luca, nel reggino, abbia esercitato il suo condizionamento in occasione delle elezioni Amministrative del 29 e 30 marzo scorso in occasione del rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria.
Al centro dell’indagine vi sarebbero gli incontri tra il boss Pelle ed alcuni candidati alle elezioni che, in cambio di voti, avrebbero dovuto garantire ad imprese di riferimento della cosca l’aggiudicazione di importanti appalti pubblici ed altri vantaggi.