Aeroporto Crotone, il comitato: “A breve a Roma per chiedere spiegazioni”
Il comitato Cittadino Aeroporto Crotone andrà a Roma per “chiedere ai responsabili dell’isolamento, spiegazioni” sul piano della Sacal e dell’Enac. È quanto ribadisce in una nota in cui esprime soddisfazione per il fatto che “dopo 494 giorni un cittadino può comprare un biglietto aereo con una compagnia aerea in tutta tranquillità e con la sicurezza di volare alla data stabilita. Un primo passo è stato fatto, anche se tra tre mesi dovremo ripercorrere solo e soltanto la strada della morte, la 106”.
Per il comitato “la nota è in realtà un escamotage che mette sia Enac che Sacal, legalmente al sicuro. Enac ha assolto al suo compito di dare in convenzione le strutture alla Sacal che le ha prese in carico e le mantiene in vita con una gestione ordinaria. Dalla nota dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, pertanto, si evince che non è certo colpa loro se non c’è il decreto interministeriale, o meglio se il Ministero dell’economia e Finanze che non abbia assegnato ancora gli aeroporti, beni demaniali.
“Enac, purtroppo, ha dimenticato di essere la maggior responsabile della situazione di stallo creatasi nella gestione degli aeroporti calabresi. Il bando giudicato nullo dal Tar della Calabria in prima istanza, di certo non è stato emesso da altri e la giustizia Italiana con i suoi tempi ha contribuito negativamente alla situazione creatasi. Ha creato un una situazione paradossale, infatti, mentre la regione Calabria ha emanato in collaborazione con Sacal il bando nuove rotte e di co-marketing nel quale vengono inclusi Crotone Reggio Calabria il gestore unico è conscio della sua stessa limitata operatività gestionale su Crotone e Reggio Calabria.
“L’Enac quindi ha autorizzato solo per una gestione ordinaria la Sacal l’aeroporto di Crotone, ma un aeroporto chiuso sul quale non si può investire inevitabilmente comporta solo costi, quindi Enac vuol peggiorare volutamente la situazione finanziaria già preoccupante della società lametina. Ancora più grave è la posizione dell’Enac se viene presa in considerazione la consapevolezza delle elezioni per il parlamento che avrebbero comportato un probabile cambiamento ai Ministeri responsabili”.
“Le varie motivazioni, per noi, diventano soltanto alibi per nascondere il vero progetto messo in atto dal Ministero dei Trasporti, Enac e Sacal: ridurre gli aeroporti eliminando i piccoli scali, potenziale concorrenza per i grandi, grazie ad un sistema politico-burocratico complice e por passare ad una graduale e completa privatizzazione del trasporto aereo”.