Cardiologia Catanzaro. Nuova tecnica per insufficienza mitralica
"La cardiologia universitaria di Catanzaro, diretta dal Prof. Ciro Indolfi, è la prima struttura in Calabria ad aver eseguito una innovativa tecnica per bloccare l'insufficienza mitralica e scongiurare il suo esito in scompenso cardiaco, ictus, infarto, morte, senza ricorrere alla chirurgia a cuore aperto e alla circolazione extracorporea". Lo si legge in una nota dell'ateneo calabrese. "La novita' scientifica - e' scritto - si chiama MitraClip, una sorta di "ancora" che, inserita attraverso l'arteria femorale a mezzo di un piccolo catetere fatto avanzare fino al cuore, va a correggere il difetto di chiusura dei lembi della valvola mitralica, una insufficienza che provoca il cosiddetto rigurgito: il sangue ritorna nell'atrio sinistro, fenomeno che riduce di fatto il flusso sanguigno al resto dell'organismo. "La valvola mitralica, localizzata tra atrio e ventricolo sinistro, - ha spiegato il Prof. Ciro Indolfi, Direttore della Cattedra di Cardiologia dell'Universitè Magna Graecia di Catanzaro - può essere colpita da alterazioni che ne possono causare l'incompleta chiusura (denominata insufficienza mitralica). Questa patologia può essere progressiva e debilitante per il paziente. In particolare - ha proseguito il Prof. Indolfi - nell'insufficienza mitralica le sezioni sinistre del cuore si trovano a dover contenere un quantitativo di sangue maggiore rispetto al normale ed a lungo andare vanno incontro a progressiva dilatazione e quindi a riduzione della loro capacita' contrattile." "Il reflusso mitralico riguarda il 10% della popolazione sopra i 65 anni; i sintomi piu' spesso riferiti da pazienti affetti da insufficienza mitralica sono astenia, dispnea e cardiopalmo. I farmaci - ha concluso il Prof. Indolfi - sono in grado di alleviare i sintomi nella fase iniziali della malattia, ma se l'insufficienza mitralica è di grado moderato-severo l'unica terapia efficace e' l'intervento chirurgico di riparazione o di sostituzione valvolare". Oggi invece è disponibile una nuova tecnica per curare l'insufficienza mitralica in pazienti ad alto rischio o che sono improponibili alla chirurgia: la possibilita' di intervenire con la MitraClip rappresenta quindi una grande innovazione. "La paziente che è stata trattata con la MitraClip - ha sottolineato dott.ssa Annalisa Mongiardo della Cattedra di Cardiologia dell'Universita' Magna Graecia e responsabile del progetto mitraclip - e' una donna di 75 anni, con insufficienza mitralica di grado severo, e' stata soggetta a numerose ospedalizzazioni, negli ultimi mesi, a causa di ripetuti edemi polmonari ma è stata giudicata inoperabile dal Cardiochirurgo a causa delle numerose comorbilita'. Questo innovativo intervento ha permesso il trattamento percutaneo dell'insufficienza mitralica e la stabilizzazione clinica della paziente che potra' trascorrere a casa questi giorni festivi". Quest'ultimo successo si aggiunge agli straordinari risultati gia' ottenuti dal laboratorio di emodinamica e cardiologia interventistica dell'Universita' Magna Graecia di Catanzaro per il trattamento percutaneo dei pazienti affetti da stenosi aortica o con infarto e trattati in emergenza-urgenza grazie ad un team medico, infermieristico e tecnico eccezionale.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, Antonio Belcastro, con il Direttore Sanitario Caterina De Filippo, con il dott. Giovanni Maltese e la Dott.ssa Edwige Galato della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione diretta dal Prof. Bruno Amantea e con l'Universita' Magna Graecia che ha da sempre puntato sull'innovazione e sull'eccellenza. "La sanità calabrese - ha evidenziatoIndolfi - si pone cosi' all'avanguardia per il trattamento delle patologie cardiache; e senza ombra di dubbio questo ed altri episodi di buon sanita' lasciano prevedere l'inizio di un periodo positivo per la diagnosi e la cura dei pazienti delle nostra regione".