Museo del fumetto dedica una mostra ai personaggi di mafia e antimafia
Alla mostra “Mc Mafia”, a cura del Museo del fumetto di Cosenza e l’Associazione DaSud, sarà esposto un grande lavoro di ricerca che raccoglie le opere originali, di oltre 40 autori, distanti tra loro per provenienza e stili, con l’obiettivo di mostrare come i fenomeni criminali siano stati raccontati nel corso degli anni e di come sia cambiato l’immaginario collettivo nei confronti degli stessi.
Dalla narrativa pura al giornalismo d’inchiesta e alla satira che si alterneranno dal 21 al 29 marzo insieme a spettacoli talk ed incontri al Teatro India di Roma, nell’ambito del Festival dell’impegno civile.
Si comincia con le strip realizzate nel secondo dopoguerra con le tavole di storici personaggi come Dylan Dog dove appaiono surreali rappresentazioni del fenomeno mafioso e si prosegue con le avventure poliziesche dell’agente della squadra omicidi della polizia di New York, Nick Rider, lo storico personaggio nato dalla matita di Claudio Nizzi che pagina dopo pagina si muove in atmosfere che ricordano quella Little Italy già narrata ne “Il Padrino” di Martin Scorsese.
Una sezione importante ospita le opere di autori come Riccardo Mannelli, Natoli, Mauro Biani e Natangelo: la mafia in questi casi non è più rappresentazione del male ma racconto della realtà, cronaca del quotidiano e memoria da conservare di un tempo in cui le mafie si sono radicate nel nostro paese. In mostra anche illustrazioni e disegni che raccontano la parte più intima e più nascosta del fenomeno.
Infine, viene raccontato il presente attraverso l’esposizione di tavole tratte da fumetti più recenti. La maggiore attenzione rispetto alle tematiche dell’antimafia, ha infatti portato molti fumettisti a mettere da parte il racconto di “padrini” e “picciotti” per disegnare vita e memorie di chi le mafie ha provato a combatterle.
È così nel caso delle graphic novel pensate dall’Associazione daSud ed edite nella collana “Libeccio” di Round Robin Editrice o come nelle monografie pubblicate da Becco Giallo con fumetti dedicati alla vita di Pippo Fava, Peppino Impastato, Don Peppe Diana e altri eroi dell’antimafia.
In esposizione, anche una sezione dedicata agli oggetti appartenuti alle vittime di mafia Pio La Torre, Pippo Fava, Giovanni Spampinato, Lollò Cartisano, Vincenzo Grasso, Giuseppe Tizian, Francesco Borrelli, Rocco Gatto, Giuseppe Valarioti e Totò Speranza.