Topolino e i signori della galassia: la grande mostra continua fino al 3 dicembre

Cosenza Tempo Libero

Continua fino al prossimo 3 dicembre la grande mostra per celebrare i 100 anni di Topolino, il personaggio più iconico della storia dell’arte sequenziale, creato nel 1928 dal genio di Walt Disney.

Il nucleo centrale ha sede all’interno del Museo del Fumetto di Cosenza, nel cuore della città vecchia, dove sono esposte 120 opere originali tratte dalla storia: Topolino e i signori della galassia, disegnate da Massimo De Vita nel 1991 e pubblicate dalla Walt Disney Company in varie edizioni di successo.

La storia, che vede protagonisti Topolino e Pippo, è sia un omaggio alla celebre saga di Star Wars, sia il racconto di un’avventurosa spedizione, alla scoperta dell’universo, tra costellazioni e mondi paralleli.

I signori della galassia è una delle più grandi saghe di fantascienza del fumetto Disney dove gli autori sono stati capaci di creare nuovi mondi affascinanti fatti di pianeti, astronavi, tute spaziali, bucanieri galattici, città aliene e robot da guerra.

I disegni esposti ci proiettano direttamente in mezzo alla scena, con tratti tanto dinamici da far sembrare animati i personaggi di carta.
Un’avventura, quella espositiva, resa ancora più immersiva da installazioni sensoriali, proiezioni ed esposizione di gadget e albi storici della serie grazie al supporto di Panini Comics.

L’esposizione, che fa parte della sezione mostre della XVI edizione del Festival del Fumetto Le Strade del Paesaggio, è stata arricchita da opere originali allestite nei vari Musei e beni culturali della città di Cosenza: Museo dei Brettii e degli Enotri, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Villa Rendano, Bocs Museum, Archivio di Stato, Palazzo della Provincia.

Le trenta opere, realizzate attraverso residenze in situ, che si sono tenute nel mese di luglio, da Ivan Ferrara, Arianna Pennacchio, Nunzio Montuori, Eleonora Castagna, Fabio Pia Mancini, Michela Di Cecio, Émma e Massimo Melicchio hanno una tematica specifica legata alla storia e alla dotazione del luogo che le ospita mettendo, così, in evidenza il rapporto di Topolino con l’arte, la musica, l’archeologia e la città.