Cosenza. Prosegue fino al 3 marzo la mostra “Topolino e i signori della galassia”
Una doppia bella notizia per la cultura calabrese. La prima è che quattro musei di Cosenza hanno deciso di condividere appuntamenti e progetti. La seconda è la proroga di altri due mesi della mostra su “Topolino e i signori della Galassia” che continua a riscuotere enorme interesse, oltre che partecipazione.
D'altronde, il Festival del Fumetto Le Strade del Paesaggio, giunto alla sua XVI edizione, ha aperto con una grande mostra nel centro storico della città per rendere omaggio a Topolino, il personaggio più iconico della storia dell’arte sequenziale, creato nel 1928 dal genio di Walt Disney.
Il nucleo centrale della mostra, inaugurata lo scorso ottobre, continuerà ad avere sede all’interno del Museo del Fumetto di Cosenza, situato nell’ex complesso monastico di Santa Chiara, nel cuore della città vecchia.
Qui sono collocate le opere originali, e mai esposte al pubblico, tratte dalla storia: Topolino e i signori della galassia, disegnate da Massimo De Vita nel 1991 e pubblicate da Walt Disney Company in varie edizioni di successo.
La storia, che vede protagonisti Topolino e Pippo, è sia un omaggio alla celebre saga di Star Wars, sia il racconto di un’avventurosa spedizione, alla scoperta dell’universo, tra costellazioni e mondi paralleli.
I signori della galassia è una delle più grandi saghe di fantascienza del fumetto Disney dove, gli autori, sono stati capaci di creare nuovi mondi affascinanti fatti di pianeti, astronavi, tute spaziali, bucanieri galattici, città aliene e robot da guerra. I disegni esposti ci proiettano direttamente in mezzo alla scena, con tratti tanto dinamici da far sembrare animati i personaggi di carta.
Un’avventura, resa ancora più immersiva da installazioni sensoriali, proiezioni ed esposizione di gadget e albi storici della serie grazie al supporto di Panini Comics. Ed arricchita da opere originali allestite nei Musei e beni culturali della città di Cosenza: Museo dei Brettii e degli Enotri, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone e Villa Rendano, come detto.
Le opere, realizzate attraverso residenze in situ, da Ivan Ferrara, Arianna Pennacchio, Nunzio Montuori, Eleonora Castagna, Fabio Pia Mancini, Michela Di Cecio ed Émma hanno una tematica specifica legata alla storia e alla dotazione del luogo che le ospita mettendo, così, in evidenza il rapporto di Topolino con l’arte, la musica, l’archeologia e la città.