Giornata mondiale dell’acqua, l’impegno degli agricoltori e dei consorzi di bonifica
“La giornata Mondiale dell’acqua, è un avvenimento che deve servire a tenere alta l’attenzione da parte di tutti, e soprattutto in Calabria che si caratterizza proprio per avere una grande ricchezza di acqua”. Così Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, commenta la giornata che non può essere solo celebrativa.
“L’acqua caduta in questi giorni in Calabria - afferma il presidente - non basterà a rimpinguare le scorte per la prossima stagione estiva perché, la maggior parte della risorsa idrica garantita da piogge e nevi non viene trattenuta e termina, non utilizzata, in mare, con gravi danni soprattutto per l'agricoltura. La siccità tornerà presto d’attualità quest’anno soprattutto nella nostra regione dove registriamo un calo di almeno 1/3 degli accumuli rispetto allo scorso anno. E’ necessario - continua - passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione. Vi è sicuramente una nuova sensibilità, ma sempre di più si deve affermare che l’acqua è una risorsa naturale fragile di importanza inestimabile che si qualifica come diritto fondamentale per ognuno”.
“E’ evidente, che occorrono maggiori investimenti pubblici al fine di essere al riparo da soprusi e da colpi di mano di interessi privati. Ebbene, di rilievo – prosegue Molinaro -mi pare di poter portare ad esempio positivo in Calabria, il ruolo dei consorzi di bonifica, che gestiscono invasi di primaria importanza e reti idriche e forniscono acqua per uso irriguo agli agricoltori. Operare , come fanno i consorzi di bonifica all’interno di bacini idrografici omogenei comporta di per se che la gestione è impostata sulla base di criteri di cooperazione, contemperando le spinte di meri interessi territoriali. I consorzi con la loro attività, stanno costruendo una nuova cultura dell’utilizzo dell’acqua, investendo proprio sulla risorsa idrica, innovazione tecnologica applicata, agricoltura di precisione e risparmio idrico”.
“Di fronte alla tropicalizzazione del clima per continuare a sostenere l’agricoltura di qualità occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e servono – ha continuato la Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori. Gli agricoltori - conclude la Coldiretti - sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti”.
“Si deve ritornare ad investire nella risorsa idrica - conclude Molinaro - sia il piano irriguo nazionale che quello regionale, nonchè il PSR 2014-2020 con tecniche per favorire il risparmio idrico nell’irrigazione, l’ammodernamento degli impianti irrigui perché non possiamo permetterci di continuare nella flessione nella spesa per investimenti nel settore che diventerà sempre di più strategico e fattore decisivo per l’agricoltura di qualità e potrà assicurare con i progetti sul Piano Irriguo Nazionale e Regionale 40mila potenziali nuovi posti di lavoro”.