Ritornano le giornate FAI di primavera
Ogni anno, nel primo week end di primavera, i volontari delle Delegazioni del Fai aprono al pubblico palazzi, aree archeologiche, borghi, chiese e monumenti sconosciuti o poco accessibili, per far conoscere la bellezza e la varietà del patrimonio culturale italiano, compreso quello cosiddetto “minore”, grazie anche alla disponibilità di istituzioni pubbliche e privati cittadini che consentono la fruizione dei rispettivi siti. Nell’occasione, a far da guida ai visitatori, con grande vivacità ed entusiasmo, sono gli studenti delle scuole locali, nell’ambito dell’ormai collaudato progetto “Apprendisti Ciceroni”.
Giunta alla XXVI edizione, la manifestazione è assurta ad un livello di fondamentale importanza nel panorama culturale italiano, richiamando ogni anno centinaia di migliaia di visitatori (nel 2017 addirittura 750.000), che sostengono il FAI con iscrizioni e contributi: basti considerare che il 24 e il 25 marzo prossimi saranno aperti oltre 1000 luoghi in 400 località italiane, grazie all’opera di 7.500 volontari e di 40.000 Apprendisti Ciceroni.
La Delegazione FAI di Cosenza ha, per l’occasione, organizzato un itinerario di visite denominato “Le aree archeologiche nei palazzi del centro storico di Cosenza”, dedicato a quattro siti decisamente poco noti, per illustrare la storia antica di Cosenza, Metropoli dei Brettii dal IV secolo avanti Cristo.
Percorrendo Corso Telesio, i visitatori potranno accedere: all’area di scavo ubicata in Vico I San Tommaso, nell’edificio che ospita il Settore Educazione del Comune di Cosenza, dove si conservano resti termali di epoca romana delimitati da imponenti muri in opus reticulatum; all’area archeologica all’interno della Biblioteca Nazionale, nell’edificio già sede del Seminario Arcivescovile, con resti di abitazioni brettie e successive stratificazioni; al cantiere aperto dalla Provincia di Cosenza per la ristrutturazione dello storico Liceo Bernardino Telesio, nel corso della quale sono emersi resti di età tardo-romana, nonché del complesso gesuitico insistente sull’area nel XVI secolo e dell’ottocentesco Teatro Ferdinandeo; infine, con ingresso esclusivo per gli iscritti e per chi si iscriverà quel giorno, ai resti di terme romane e di strutture ellenistiche emersi negli scavi del 1985 e del 1997, ubicati nei locali sotterranei della Filiale UBI BANCA in Palazzo Sersale, mai aperti al pubblico.
Le visite saranno guidate dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “B.Telesio”, del Liceo Scientifico “E.Fermi” e del Liceo Scientifico “G.B. Scorza” : tutti preparati dai docenti referenti delle loro scuole con la fondamentale collaborazione e il coordinamento, del Direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, dott.ssa Maria Cerzoso. Gli orari di apertura al pubblico, nelle due giornate sono i seguenti: h.10/13 al mattino e h.15,30/18,30 al pomeriggio.