Racket sulle case dell’Inps a Firenze, a capo due fratelli calabresi
Due fratelli calabresi che sarebbero stati a capo di un'associazione per delinquere che avrebbe imposto il racket sulle case dell’Inps di Firenze.
In pratica, il gruppo si sarebbe dapprima accaparrato indebitamente l'utilizzo degli immobili e poi, in modo del tutto abusivo, li avrebbero concessi a terzi facendosi ovviamente pagare l’affitto mensile.
Questa la tesi dei carabinieri del comando provinciale del capoluogo toscano che oggi hanno fatto scattare il blitz ritenendo così di aver sgominato l'associazione, che si ritiene capeggiata dai due calabresi.
Dalle indagini - coordinate dalla Procura della Repubblica - sarebbero emersi diversi casi di violenza privata e di minacce messi in atto nei confronti degli occupanti degli immobili dell’Istituto di previdenza sociale.
Azioni che sarebbero scattate quando qualcuno avrebbe chiesto di regolarizzare la sua posizione con l'Inps e, soprattutto, non sottostare alle richiesta della gang.
Stamani, dunque, i militari fiorentini hanno eseguito un'ordinanza cautelare - emessa dal Gip del Tribunale locale - nei confronti di cinque persone: in tre sono finiti in carcere, uno ai domiciliari, un altro raggiunto da un divieto di dimora.
Disposto anche il sequestro preventivo di cinque appartamenti di proprietà dell'Inps, in via Claudio Monteverdi a Firenze, ed occupati abusivamente dagli indagati.