Redditi da 100 mila euro e cure gratis: pizzicati un centinaio di furbetti del ticket
Un centinaio di “furbetti” che con l’escamotage delle autocertificazioni, ovvero riportandovi dei dati fasulli, hanno potuto usufruire di prestazioni farmaceutiche e medico specialistiche gratuitamente ed arrecando così un danno al Servizio sanitario regionale e nazionale.
A scoprire il tutto sono stati i finanzieri di Soverato che hanno passato al setaccio numerosissime ricette mediche soggette all’esenzione del ticket.
L’attività - che ha riguardato diverse persone residenti nel basso ionio soveratese - è stata svolta analizzando le banche dati, dove sono stati riscontrati i reali ed effettivi redditi percepiti dai soggetti controllati e dal loro nucleo familiare.
In particolare le fiamme gialle si sono concentrate su quanti hanno beneficiato di specifiche esenzioni, certificando situazioni reddituali prossime all’indigenza, a fronte di condizioni economiche che invece sarebbero risultate “floride”. Tra i casi più eclatanti gli investigatori segnalano alcune persone che hanno beneficiato delle esenzioni pur avendo dichiarato dei redditi superiori ai 70 ed ai 100 mila euro.
L’indagine ha così permesso di accertare gli oltre 100 casi di irregolarità, constatare l’omesso pagamento del ticket sanitario per oltre 35 mila euro ed irrogare delle sanzioni amministrative per circa 105 mila euro, cioè il triplo del contributo conseguito.
È stato attivato, con effetto immediato, l’iter per il recupero del contributo, per il quale il 90% dei soggetti ha già provveduto a sanare l’irregolarità.
Sono in corso degli accertamenti per far affiorare altre situazioni di irregolarità nel settore delle autocertificazioni.