Tutto pronto per l’evento dei Lions club
Si terrà giovedì 19 aprile alle 17.30, nell’ Aula Consiliare del Comune di Crotone, l’iniziativa promossa dai Lions Clubs Crotone Host, Cirò Krimisa, Cropani-Botricello-Sellia M. Medio Jonio e Crotone Marchesato, si terrà il Convegno dal titolo: “Lo sviluppo del Crotonese e della costa Jonica passa dalle infrastrutture”.
L’evento ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Crotone ed il Sindaco Ugo Pugliese parteciperà all’iniziativa che vede direttamente interessata la città di Crotone. I lavori saranno aperti da Giancarlo Sitra Presidente Lions Club Crotone Host, coordinatore e moderatore del convegno. Dopo i saluti dei Presidenti dei Clubs Leopoldo De Martino – Cirò Krimisa, Santino Caccia – Crotone Marchesato e Pietro Funaro – Cropani-Botricello-Sellia Marina M.J.
Saranno presenti: Antonio Bevilacqua che disserterà sulla “involuzione delle Infrastrutture crotonesi”; Fabio Bruno Pisciuneri che illustrerà il progetto della nuova Variante della Statale 106 (Megalotto 9) “crotone Cantanzaro in 25 minuti”; Procolo Guida che parlerà dell’ “Aeroporto: come far decollare Crotone”; Segretario Generale CGIL Provincia Crotone che discuterà de “Il Porto di Crotone, da cattedrale nel deserto a via di Pace, Cultura e Turismo”, infine Domenico Gattuso – Ordinario dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che illustrerà le “Prospettive di sviluppo per i servizi di trasporto ferroviario crotonesi”. Chiuderà i lavori Giuseppe Barbuto – Presidente Lions Zona 23.
Dalla chiusura delle fabbriche, circa 25 anni fa, Crotone e provincia sono passate da realtà ridente ed avanzata della Calabria ad ultimo o quasi lembo d’Italia. In questi 25 anni le varie classi dirigenti che si sono succedute non sono state all’altezza del compito, non solo nel non sapere individuare una nuova via di sviluppo alternativo all’industria dismessa, ma non hanno avuto nemmeno la capacità di consolidare ed utilizzare produttivamente le vie di comunicazioni che la caratterizzavano collegandola in modo efficiente al resto del Paese. La Ferrovia che faceva capolinea a Crotone e la collegava quotidianamente con Roma, Torino, Milano e Bari e la Sicilia è divenuta un lontano ricordo. La stazione è divenuta il ricovero degli immigrati. Il Porto che movimentava nel Mezzogiorno, solo dopo Napoli, la più alta quantità di merci è divenuto una cattedrale nel deserto. L’Aeroporto è stato chiuso, alla Statale 106 non viene data nemmeno l’attenzione per la necessaria messa in sicurezza.