Al complesso di San Domenico un’opera di Salvador Gaudenti
Opere fortemente simboliche, perchè forte è il messaggio sociale che vogliono trasmettere. Si sa quanto l'arte possa contribuire a smuovere le coscienze, così anche quella pittorica dell'artista italo-argentino Salvador Gaudenti che torna a Cosenza – città d'origine dei suoi nonni - dopo la visita nel giugno scorso quando, ricevuto dal Sindaco Mario Occhiuto, donò al Comune una sua opera. Il messaggio di allora - ancora drammaticamente valido – era contro la guerra in Siria che uccide tanti, troppi bambini.
Oggi Salvador Gaudenti porta nella nostra città la sua ultima opera, il suo 'grido' contro la violenza sulle donne. L'Amministrazione comunale la accoglie nel complesso di San Domenico, in quella sala-ex refettorio che è stata ribattezzata proprio 'Sala delle Donne' in occasione della presentazione di una mostra (ancora in esposizione) sulle donne che hanno fatto la storia in Calabria, organizzata dal terziario rosa di Confcommercio.
L'opera-simbolo di Gaudenti, da mercoledì 18 aprile e sino al 30, sarà lì, prezioso cameo, prima di raggiungere varie città d'Italia e spingersi subito dopo fino ad Amsterdam, nell'ambito del progetto Street Art Social. “Arte e impegno sociale è un binomio che ci sta molto a cuore, da qui la nostra presenza in molti eventi che ne sono testimonianza», commenta l'assessore al turismo e marketing territoriale, Rosaria Succurro.
“Ci piace che Cosenza diventi cassa di risonanza di messaggi universali come il bisogno assoluto di pace, il no risoluto a qualunque forma di violenza – continua Succurro – tanto più se lanciati da artisti di grande prestigio che indirizzano la loro energia creativa verso importanti azioni sociali”.
Particolarmente orgoglioso che la sua opera cominci il 'viaggio' da Cosenza, Salvador Gaudenti la descrive come “un'icona nella quale ogni donna può riconoscersi. È il volto di una ragazza, che stringe tra i denti la lama di un coltello, ha lo sguardo dolce ma deciso, capiamo che non arretrerà di un passo dalla sua scelta di coraggio. Perchè quella lama – ci spiega – per le donne rappresenta l'arma del coraggio, il coraggio di riappropriarsi della loro vita, di affermare la propria presenza, di rifiutare di essere oggetto nelle mani di uomini codardi. Solo il coraggio può farli scappare”. L'ingresso è gratuito, tutti i giorni (9.30/13.30 – 15.30/19.30).