Apre alla Cittadella “Pecco”, per la valorizzazione del made in Calabria
Il presidente della Regione Mario Oliverio ha illustrato stamani il progetto per la gestione del servizio bar-ristorazione veloce e ristorante Pecco: Piazza etica Calabria contadina, aperto ufficialmente da oggi e situato al piano -1 della Cittadella regionale.
Presenti all’incontro con i giornalisti anche l’assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano e l’amministratore del Gruppo “Ristorart” che si è aggiudicato la gestione del servizio, Nicola Capogreco.
Pecco Calabria è la proposta ideata dal Gruppo Ristorart, vincitrice di una procedura di gara pubblica, che gestirà il servizio bar-ristorazione ma pensato principalmente come punto di valorizzazione del settore agroalimentare ed enogastronomico della Calabria, attraverso la valorizzazione della stagionalità a Km zero nella proposta dei menu con prodotti stagionali. Pecco è tra l’altro una vetrina per le altre eccellenze calabresi: tutto, anche gli arredi sono opera di artigiani locali. Pecco è soprattutto un luogo di incontro e di socialità. Senza barriere architettoniche. Disposto in un percorso dove guardare, degustare e anche comprare.
“Piazza etica Calabria contadina – ha dichiarato il presidente Oliverio che ieri nello spazio Pecco ha accolto il primo gruppo di giovani agricoltori calabresi, vincitori del bando 2016 – è un percorso che racconta la nostra cultura e la nostra identità attraverso la storia del movimento contadino calabrese. Già dall’impostazione del bando abbiamo fatto una scelta chiara e posto come criterio di selezione la qualità della progettazione e la valorizzazione del made in Calabria e dei prodotti a km zero. Abbiamo puntato sulla qualità della proposta perché potesse nascere nella casa dei calabresi, nel capoluogo di regione, un luogo di valorizzazione delle eccellenze calabresi, non solo dell’agroalimentare ed enogastronomico, ma anche del settore dell’artigianato locale. Con Piazza etica Calabria contadina – ha proseguito il presidente - abbiamo voluto dare la possibilità alle tantissime eccellenze calabresi di emergere dalla marginalità che ha creato un forte indebolimento delle identità. In questo spazio abbiamo voluto dare valore alle identità perché c’è una Calabria positiva che merita di essere valorizzata e sostenuta. E non è un caso che oggi al mio fianco ci sia l’assessore alla cultura Corigliano: questo è uno spazio funzionale aperto anche ad eventi culturali. Pecco è una luogo di incontro dove si potrà conoscere una parte della Calabria che si coniuga con il paesaggio naturalistico e paesaggistico che non viene rappresentata nei supermercati e nei ristoranti. Oggi con questo progetto si realizza un altro punto del nostro programma che si collega all’operazione risparmio con la chiusura di 23 sedi adibiti ad uffici che costavano 5 milioni di fitti all’anno e che accorcia le distanze tra l’utenza e l’amministrazione regionale. La Cittadella, che oggi si completa con questo spazio, è un fiore all’occhiello per la Calabria, per i dipendenti, per gli ospiti che la frequentano per lavoro. Oggi sono veramente contento e orgoglioso. Pecco – ha infine rimarcato Oliverio - è un laboratorio che mettiamo in campo e che riproporremo anche per la ristorazione delle strutture sanitarie e scolastiche. È un investimento per il futuro della Calabria”.
Piazza etica Calabria contadina è una sfida progettuale tutta Made in Calabria nata anche grazie alla collaborazioni con la Coldiretti Calabria e la Fondazione Campagna Amica che, con la sua rete, unisce centinaia di produttori calabresi certificandone le produzioni per tipicità, territorialità e qualità, garantendone l’origine.
“Una sfida - ha affermato Nicola Capogreco - che parte due anni e mezzo fa. Un progetto che ho avuto sempre nel cuore da quando ho iniziato a fare l’imprenditore nel campo della ristorazione. Per questo possibilità voglio ringraziare il presidente Oliverio che ho conosciuto da assessore regionale all’agricoltura con sempre viva la passione per le tradizioni e la cultura della nostra terra. Pecco – ha spiegato - evoca anche il peccato di gola. Ma noi ne vogliamo fare anche un percorso educativo al mangiare sano che riguarda i prodotti e le professionalità della nostra terra. Pecco parla calabrese. e la Calabria sana e migliore è quella che vogliamo rappresentare in questo spazio per il quale sono stati utilizzati arredi realizzati con materiale riciclato e dove si usa pure l’acqua depurata per evitare il consumo di plastica. Con Piazza etica Calabria contadina vogliamo risvegliare l’orgoglio degli imprenditori che hanno deciso di investire in Calabria”.
Il punto bar-ristorazione si sviluppa in circa 1600mq. Sono previste aree divise in base alle diverse destinazioni: la bottega del caffè (cornetteria, bar, pasticceria); peccati di grano (pane, panini, pizze, prodotti da forno salato); i freschi di campagna (spremute, frullati, gelati, yogurt, centrifugati, insalate); le due linee self service scegli e mangia (menu stagionali a km zero); l’isola delle chicche con produzioni tipiche, cucine a vista e show coking (salumi e formaggi, pasta fresca, zuppe, griglieria); gluten free (scegli e mangia senza glutine). C’è anche un ristorante interno con enoteca di vini di Calabria, una zona destinata al consumo dei pasti con sedute e tavoli, un’area modulare e didattica riservata a scolaresche ed eventi, un box per consulenza alimentare e dietetica qualificata dell’utenza, uno spazio espositivo-vetrina, una piattaforma book crossing e co-working, numerosi spazi pubblicitari ed interattivi e un’area mercato per l’esposizione e la vendita dei prodotti tipici calabresi.
Al termine dell’evento anche la benedizione dello spazio Pecco che il presidente Oliverio ha ufficialmente inaugurato con il taglio del nastro, affiancato da due dipendenti regionali: la più giovane e la più anziana, rivolgendosi al personale regionale con queste parole: “la Regione non è fatta solo di mele marce ma di gente che lavora e che produce con seria professionalità. Siate orgogliosi di essere dipendenti di questo Ente e servitori dei calabresi”.