Made in Italy, i prodotti tipici calabresi giungono a Forte dei Marmi
Dopo Sanremo i tanti prodotti tipici calabresi, per quanto concerne il comprensorio jonico – e tra questi è da citare il pregiato Olio Extravergine di Oliva Biologico al 100% prodotto dall’Azienda Agricola Fabio Straface – sono stati al centro dell’iniziativa “Made in Italy” promossa dal giornalista Fabio Pistoia, che si è svolta a Forte dei Marmi a partire dal 27 aprile e fino al primo maggio.
Il titolare, Fabio Straface, è un giovane innamorato della propria terra, che unisce tradizione a innovazione, e che con scrupolosa attenzione dirige e segue personalmente ogni giorno tutte le fasi di lavorazione del prodotto, riuscendo a garantire un ottimale rapporto qualità-prezzo in grado di soddisfare tutte le fasce dell’utenza.
Di pari passo, è stata sostenuta presso alcune strutture ricettive anche l’ormai celebre brand “Adottaunclementino” ideato da Aldo Salatino, intelligente e creativo imprenditore capace di far decollare una così geniale intuizione ad alti livelli e far così conoscere e apprezzare l’agrume dall’inconfondibile gusto e dal profumo inebriante, peraltro in possesso di tante proprietà salutari.
L’iniziativa “Adottaunclementino”, che permette a chiunque di ricevere al proprio domicilio, alla modica spesa di cinquanta euro e senza alcun costo aggiuntivo, circa trenta chilogrammi di clementine, prevedendo inoltre l’adozione di una pianta e seguendone passo dopo passo, attraverso lo strumento della geolocalizzazione, il percorso di maturazione.
Il percorso nei prossimi mesi, sarà diffuso ulteriormente mediante alcuni omaggi che verranno recapitati a personaggi del mondo dello spettacolo che frequentano la Versilia, nonché rappresentanti istituzionali, imprenditori, operatori commerciali e turistici.
Un modo per consentire anche a coloro che risiedono a migliaia di chilometri di distanza di ricevere le clementine, tutte al naturale e prive di alcun trattamento, e fare della solidarietà: per ogni adozione verrà infatti devoluta una piccola parte all’Airc – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.