Conti svuotati con l’aiuto di direttori e dipendenti delle Poste: arrestati in 29
Anche con la complicità di direttori e dipendenti di alcuni uffici postali - che venivano per questo pagati o prendevano comunque una percentuale - sono riusciti a svuotare i conti di persone anziane o invalide, riuscendo a metter le mani su centinaia di migliaia di euro.
Fino ad oggi 45 sono le vittime accertate: soggetti cosiddetti “deboli”, caduti nelle maglie di due distinti gruppi criminali che operavano in prevalenza nel territorio reggino ed erano dediti al furto e alla appropriazione illecita di titoli, buoni fruttiferi, libretti postali e liquidità giacenti su conti correnti delle Poste Italiane.
La parola fine a questo “sistema” l’hanno scritta oggi i Carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo dello Stretto che hanno fatto scattare le manette ai presunti responsabili, ben 29 soggetti tra cui due che sarebbero vicini alle cosche di ‘ndrangheta di Siderno, e altrettanti ex direttori di uffici postali della provincia.
Le indagini sono partite quattro anni fa, nel 2014, e coordinate dalla Procura hanno documentato come gli arrestati avrebbero circuito e derubato sistematicamente le persone anziane o comunque gravate da patologie invalidanti, con la complicità - appunto - dei direttori e dipendenti infedeli che a loro volta avrebbero attestato falsamente la paternità dei trasferimenti di soldi permettendo, con le credenziali di accesso al sistema informatico delle Poste, di riciclare il denaro su altri conti intestati a dei complici.
Al vaglio dei Carabinieri migliaia di operazioni ritenute illecite.