Controlli nell’Amanteano, 16 lavoratori “in nero” scoperti in un’azienda di costruzioni
Operai cosiddetti “alla giornata” - ovvero senza le garanzie e le tutele di un contratto di lavoro regolare - che vengono spesso sfruttati e mal pagati oltre a non avere una reale sicurezza per la loro integrità fisica. Una categoria “protetta” da norme severe ma sempre più spesso abusata dalle imprese.
Una quindicina di lavoratori, esattamente 16 in tutto, senza contratto ma soprattutto utilizzati nella sede di un’azienda di costruzioni senza che la stessa avesse effettuato la comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto prevista dalla legge.
È quanto hanno appurato i finanzieri di Paola ed Amantea controllando un’impresa della zona e individuata tramite dei precedenti sopralluoghi.
Le fiamme gialle hanno eseguito un’ispezione nei locali aziendali constatando che gli operai non erano presenti in nessuna documentazione obbligatoria prevista per il loro impiego, dunque utilizzati completamente “in nero”.
Dopo la verifica tutte le violazioni sono state verbalizzate con lo scopo di comminare all’impresa le sanzioni previste dalla legge in materia che in base alle modifiche introdotte dal Jobs Act, stabilisce come in caso di impiego di personale senza la comunicazione preventiva da parte del datore, si applichi una sanzione amministrativa che va da 1.500 a 9 mila euro per ciascun operaio “irregolare”, che non abbia superato, però, i 30 giorni di effettivo lavoro.
Le sanzioni, invece, possono arrivare fino a 36 mila euro per ciascun “dipendente” se impiegato per oltre due mesi.
La società, inoltre, è stata diffidata a regolarizzazione le inosservanze entro i termini previsti: i lavoratori dovranno essere assunti per almeno 3 mesi.