Bancarotta, frode e riciclaggio: 21 arresti e sequestri per 100 mln
Quasi cento milioni di euro in sequestri (esattamente 95) e trenta misure cautelari personali. Sono questi i numeri, imponenti, di un’operazione condotta stamani dalla Guardia di Finanza di Monza e denominata “Domus Aurea”.
Ai destinatari dei provvedimenti viene contestata la bancarotta fraudolenta, la frode fiscale e riciclaggio.
In 21 sono finiti in arresto (in 10 in carcere) tra Milano, Monza e Brianza, Lecco, Bologna, Asti e Reggio Calabria, indagati per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione. Tra di loro anche un ex magistrato e due avvocati.
LE INDAGINI, condotte dalle Fiamme Gialle lombarde, hanno riguardato un articolato gruppo societario che sarebbe riconducibile ad un noto imprenditore edile.
Tutto è partito da un esposto presentato da una lista d’opposizione di un Comune della provincia di Monza e Brianza, che aveva denunciato delle presunte irregolarità nell'esecuzione di alcuni lavori pubblici, che sarebbero stati completati in maniera non conforme al capitolato. In quest’ambito alcuni pubblici ufficiali avrebbero incassato delle tangenti.
Gli investigatori, dunque, ritengono di aver scoperto quello che definiscono come un “sistematico ricorso” all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte delle società, per un ammontare di circa 95 milioni di euro. Vi sarebbe state poi delle distrazioni patrimoniali per circa 234 di milioni.
Maggiori dettagli sull’operazione saranno forniti dopo le 11 di stamani nel corso di una conferenza che si terrà presso la Procura di Monza, a cui parteciperanno il Procuratore Capo Luisa Zanetti, i Sostituti Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, Paolo Kalenda, ed il Comandante delle fiamme gialle di Monza, Massimo Gallo.
(notizia in aggiornamento)