Omicidio migrante, Mingrone (Ust Cisl): “brutta pagina di cronaca offerta dalla nostra terra”
"Ancora una volta la nostra terra ci offre una brutta pagina di cronaca. Quanto accaduto nel vibonese lascia sgomenti". Inizia così la nota del Segretario Generale della UST CISL MAGNA GRAECIA, Francesco Mingrone rispetto all'omicidio di Sacko Soumayla, il giovane maliano ucciso da un colpo di fucile che qualcuno ha sparato da lunga distanza. Insieme ad altri due uomini, Madiheri Drame, 30 anni, e Madoufoune Fofana, 27 anni, la vittima era entrata all'ex Fornace, una fabbrica abbandonata nella zona di San Calogero, alla ricerca di vecchie lamiere e altro materiale utile per costruire un riparo di fortuna, quando qualcuno ha iniziato a sparare da un vicino casolare diroccato.
“A nome dell' UST CISL MAGNA GRAECIA – aggiunge Mingrone - intendo esprimere solidarietà alla famiglia della vittima e alla sigla sindacale per la quale questo giovane prestava servizio. La vittima era, infatti, un attivista sindacale dell'Usb, un ragazzo da sempre in prima fila nelle lotte sindacali per difendere i diritti dei braccianti agricoli sfruttati nella Piana di Gioia Tauro e costretti a vivere in condizioni fatiscenti nella tendopoli di San Ferdinando. Un impegno serio. Concreto. Che dimostra quanta voglia ci sia da parte di molti immigrati (i tre regolarmente residenti in Italia) di integrarsi e mettersi al servizio degli altri anche sul piano sindacale".