Barbuto e Corrado (M5S): “Il Registro Tumori Cosenza-Crotone è fermo al palo”
È orfano dei dati degli ultimi anni, e non riesce ad “adottare un nuovo software di archiviazione”. Per Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, parlamentari del Movimento 5 stelle il Registro dei tumori di Crotone e Cosenza è fermo al palo. La “Regione Calabria preferisce il programma di registrazione tumori del proprio sistema (SECSIR), benché sia stato ufficialmente contestato dagli operatori e al momento sembrerebbe presentarsi come una scatola vuota”. Così accade che per la Regione Calabria il tempo si sia “fermato… e la trasmissione dei flussi di dati pure. Se non bastasse, per evitare forzature ‘sovversive’, i coordinatori sono stati diffidati dall’utilizzo di altri sistemi”, almeno stando alle parlamentari.
La conseguenza è quindi una sola: il cittadino crotonese “è oggi condannato ad ignorare il dato epidemiologico circa il proprio stato di salute, minato dai potenziali effetti di 70 anni di industria chimica e da quelli di tante altre fonti di inquinamento. Un diritto costituzionalmente garantito è irresponsabilmente messo a repentaglio per una causa che sarebbe risibile se non trattassimo di un fenomeno serissimo”. Per questo motivo le due parlamentari chiedono una soluzione “i Calabresi devono conoscere la loro situazione, reale e aggiornata. D’altro canto, va codificato un Registro Tumori Calabria, per orientare meglio le scelte della politica sanitaria regionale”.