Reggio, 204° annuale dell’Arma dei Carabinieri: voce a Giuseppe Battaglia
Per l’annuale ricorrenza della fondazione dell’Arma, avvenuta nel 1814, 204 anni fa, con le Regie Patenti di Vittorio Emanuele II a nome dei colleghi Colonnelli Borrelli e Lorenzon, ringrazio le Autorità che onorano l’Arma con la loro vicinanza: il Prefetto Michele di Bari, il Presidente della Corte d’Appello Luciano Gerardis, il Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, l’Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, il Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, il Direttore Marittimo Contrammiraglio Russo e tutte le altre Autorità provinciali e i rappresentanti di Istituzioni e Magistratura. Grazie anche ai Gonfaloni degli Enti locali, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, con particolare riferimento alle Associazioni Nazionali Carabinieri e Carabinieri Forestali. E grazie, a nome di tutti, ai familiari dei nostri caduti, che ci onorano sempre della loro preziosa presenza.
“Giunto da meno di un anno qui in città, posso dire - e ritengo di parlare anche a nome dei miei Ufficiali – di essere stato accolto da un ambiente professionale unico, estremamente collaborativo e efficiente, in cui tutti operiamo quotidianamente come squadra (la ormai famosa Squadra Stato di Reggio Calabria) per obiettivi comuni e condivisi, in primo luogo la lotta alla ndrangheta, dimostrando un’armonia d’intenti che si propone come esempio e modello in tante altre parti d’Italia”.
Lo ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio, Giuseppe Battaglia per il 204° annuale dalla fondazione dell’Arma.
“A nome dei colleghi Colonnelli Borrelli e Lorenzon, ringrazio le Autorità che onorano l’Arma con la loro vicinanza: il Prefetto Michele di Bari, il Presidente della Corte d’Appello Luciano Gerardis, il Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, l’Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, il Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, il Direttore Marittimo Contrammiraglio Russo e tutte le altre Autorità provinciali e i rappresentanti di Istituzioni e Magistratura. Grazie anche ai Gonfaloni degli Enti locali, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, con particolare riferimento alle Associazioni Nazionali Carabinieri e Carabinieri Forestali. E grazie, a nome di tutti, ai familiari dei nostri caduti, che ci onorano sempre della loro preziosa presenza”.
Ed i ringraziamenti proseguono nei confronti “del Prefetto, del Procuratore Cafiero oggi Pnat, al Procuratore Bombardieri, e a tutti coloro che rendono un vero piacere la collaborazione quotidiana, nonostante le complesse tematiche quotidianamente trattate, spesso di rilievo nazionale. Grazie agli amici, al Questore Raffaele Grassi e al collega Flavio Urbani Comandante Provinciale della GdF. Un solo pensiero vorrei condividere oggi qui con voi dopo quasi un anno di lavoro a Reggio. I Carabinieri sono a Reggio per dare, per servire, non per ricevere – si legge nel discorso. Tutti voi oggi siete qui e ci date la possibilità di sottolineare che l’Arma è sempre più presente e attiva sul territorio per offrire sicurezza, per stare vicina al cittadino, per confermare che lo Stato è più forte della criminalità e di chi pretende con la prepotenza di imporsi sulla tanta brava gente di questa provincia”.
“Vorrei citare, in proposito – prosegue il messaggio - quanto detto alla gente domenica scorsa a Polsi dal rettore del Santuario, in occasione dell’apertura del presidio temporaneo estivo che abbiamo istituito dopo più di 80 anni dall’assenza di un presidio dello Stato in quella località: Don Tonino ha detto benvenuto ai Carabinieri non sono qui per controllarci ma per vegliare sulla nostra sicurezza. Questo è lo spirito che deve animare la nostra nazione e la percezione che la cittadinanza deve avere sempre più chiara della funzione dei presidi dell’Arma, non come controllore fiscale ma come punto di riferimento delle comunità sul territorio. Territorio che noi cerchiamo di conoscere ed esplorare palmo a palmo, sin nelle zone più remote, per garantire sempre grande aderenza alla realtà delle attività operative”.
E la carrellata di ossequi continua col “grazie ai 1545 Carabinieri del Comando Provinciale, ai 1027 Carabinieri di questa Scuola, ai 165 Carabinieri Forestali, nelle articolazioni Territoriale, Parco, e dell’Ufficio per la Biodiversità, e agli 83 delle altre Specialità dell’Arma che lavorano giornalmente in Provincia (Raggruppamento Operativo Speciale, Nucleo Ispettorato del Lavoro, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, Nucleo Operativo Ecologico). Sono Carabinieri che lavorano in tanti Comandi a Reggio e presso 90 Stazioni e 17 Stazioni CC-Forestale sparse su tutto il territorio. Stiamo parlando di donne e uomini che per la stragrande maggioranza non sono di Reggio e nemmeno calabresi, ma che ogni giorno, con grandissima passione, entusiasmo e competenza, servono lo Stato e i cittadini con grande, grandissimo sacrificio personale e delle proprie famiglie, spesso lontane. Si tratta di personale motivato, disciplinato, di cui sono orgoglioso per lo spirito di servizio e di responsabilità dimostrato ogni giorno nel rappresentare degnamente lo Stato in questa Provincia”.
“Non intendo dilungarmi sui risultati di questo anno – aggiunge ancora - straordinario sotto il profilo operativo, grazie anche all’opera dei colleghi Colonnelli Falferi e Scafuri che mi hanno preceduto e a cui va il mio sentito ringraziamento. Va solo detto, che i risultati investigativi pongono l’Arma a Reggio tra i primissimi posti a livello nazionale per attività operativa, il che ci inorgoglisce e ci responsabilizza ogni giorno di più. Inizierei a citare solo risultati investigativi, di cui siamo fieri, contro la ndrangheta, con particolare riferimento alla cattura di latitanti, alle indagini contro il traffico di stupefacenti, di armi, le estorsioni e la criminalità economico – finanziaria, all’applicazione delle misure di prevenzione e della normativa antimafia. Indagini sempre attente anche alla protezione di categorie vulnerabili di popolazione, come i minori, gli anziani e gli extracomunitari vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo. Complessivamente, 925 provvedimenti restrittivi eseguiti dal 05.06.2017 al 05.06.2018”.
“Mi sia qui consentito di ringraziare i Magistrati delle Procure di Reggio, Palmi e Locri con i quali i nostri ragazzi lavorano in piena sintonia, consentendo veramente di sviluppare un ambiente armonico, coinvolgente, scevro da personalismi, in cui ognuno profonde al meglio la propria professionalità lavorando senza sosta per la causa comune. Vorrei anche sottolineare – aggiunge - l’infaticabile attività di controllo del territorio, con 297.845 ore di servizio esterno che hanno consentito il controllo di 212.488 persone, così alimentando una preziosa attività informativa a sostegno delle attività investigative. E mi fa piacere menzionare il settore dei servizi di protezione, particolarmente importante qui a Reggio, con i numerosi e delicati servizi portati avanti quotidianamente in favore di persone esposte a rischio. Non posso poi non ringraziare qui in questa sede, ancora una volta, lo Squadrone Cacciatori Calabria, preziosissimo per la ricerca di bunker, armi e latitanti nelle zone più impervie, e i contingenti di rinforzo, anche ippomontati, che il Comando Generale distacca quotidianamente in questa provincia per i servizi nell’ambito dell’ormai celebre “focus Ndrangheta”.
“Attività quindi intense, sviluppate senza soluzione di continuità da parte dei Reparti presenti capillarmente sul territorio – avanza ancora il discorso - sostenuti da una complessa macchina logistico amministrativa che gestisce le complesse problematiche del personale, mezzi e soprattutto delle infrastrutture. A quest’ultimo riguardo, sempre eccellente è la collaborazione con il Provveditorato Interregionale alle OO.PP., la Prefettura, l’Agenzia del Demanio e l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, con i quali, oltre a proseguire con il programma delle Caserme aspromontane di cui al Protocollo d’intesa siglato il 12.05.2017, si cercano ogni giorno sempre nuove soluzioni per assicurare la presenza sul territorio dei Carabinieri, anche nei più remoti Comuni, riducendo al contempo i costi. E i Sindaci, e la popolazione, ci sono sempre a fianco per sostenere questo sforzo, dando prova di avvertire l’importanza di un presidio dell’Arma nel loro territorio. Cito, a questo riguardo, l’importante inaugurazione nel settembre 2017 del Gruppo di Gioia Tauro, che in pochi mesi si è già posto come punto di riferimento per Autorità e popolazione nella complessa area della Piana”.
E ha concluso in sintesi: “l’Arma a Reggio Calabria si propone al meglio, con il suo consolidato modello operativo, basato su valori antichi ma sempre dinamico, con un’organizzazione territoriale ben strutturata e aderente, sostenuta da una rete di comparti di specialità che ci rendono ormai punto di riferimento consolidato nel settore della tutela del patrimonio forestale, agroalimentare e culturale. Permettetemi, dopo quasi due decenni di attività internazionale, di aggiungere che questo modello è ormai pienamente affermato, anche all’estero, come riferimento cui tante polizie del mondo si vanno ispirando, coniugando la natura militare dell’organizzazione con l’altissima professionalità di polizia e la peculiare prossimità alla popolazione. A seguito dell’impulso statunitense, della Nato, dell’Onu e dell’Unione europea, l’Arma è infatti leader mondiale nel settore della polizia di stabilità. Sono in corso di sviluppo progetti internazionali si assistenza tecnica verso Forze di oltre 100 Paesi del mondo, anche nel settore della protezione dell’ambiente”.
“In conclusione, ringrazio il costante e indispensabile supporto che l’Arma a Reggio riceve dai Superiori livelli gerarchici, sia in termini qualitativi che quantitativi, quale vera priorità nazionale, che ci danno garanzia di continuare a fare bene in favore della popolazione di questa Provincia, che siamo onorati di servire”.