Bando sulla forestazione: nasce alleanza tra il Comune di San Basile e quello di Morano
Della difesa del territorio l’Amministrazione di San Basile ne ha fatto una delle azioni principali dell’azione di governo tanto quanto il Comune di Morano Calabro, che, per il primo anno, riesce a portare a casa un cospicuo finanziamento che rende possibile la salvaguardia del territorio e l’occupazione stagionale di lavoratori locali.
Tutelare il territorio è la strada maestra per creare sviluppo, educare le giovani generazioni al rispetto di un bene che è della collettività e rappresenta una risorsa fondamentale per due comunità, San Basile e Morano Calabro, che proprio dell’identità locale hanno fatto una bussola per l’amministrazione delle rispettive collettività.
Su questo asse, rafforzato dalla sinergia amministrativa, i Comuni di San Basile e Morano Calabro, amministrati rispettivamente dai sindaci, Vincenzo Tamburi e Nicolò De Bartolo, hanno inteso presentare domanda di finanziamento per il bando regionale sulla forestazione ed il rimboschimento. «La difesa del territorio – in particolare nel periodo estivo – che lo scorso anno ci hanno visto impegnati in una campagna di incendi più unica che rara è per noi fondamentale per assicurare vivibilità e prospettiva di sviluppo alle nostre comunità – hanno precisato in una nota congiunta i Sindaci dei due comuni del Pollino – nonché occasione di occupazione per oltre 100 operai stagionali del territorio».
Una doppia valenza, dunque, assume il finanziamento di 800 mila euro complessivi che serviranno per l’assunzione della manodopera necessaria alla mitigazione del rischio incendi, alla bonifica del territorio montano con attenzione al rischio idrogeologico, al rimboschimento e la tutela della biodiversità. Per San Basile una pratica che si rinnova e si rafforza in questa annualità. Per il Comune di Morano Calabro una prima assoluta, per un finanziamento che, afferma il primo cittadino moranese, «ci consente di rafforzare e concretizzare tutte le azioni necessarie alla tutela del prezioso patrimonio ambientale che ci è chiesto di custodire e tutelare e per il quale passa lo sviluppo complessivo del nostro borgo. Uno sviluppo che non mancherà di incidere sul tessuto sociale e di portare benefici da investire nel nostro settore trainante, il turismo sul quale stiamo profondendo, contestualmente alla forestazione e al terziario di qualità ogni sforzo. Ben sapendo che la crescita e la sostenibilità rappresentano due facce della medesima medaglia».
«Attraverso la sinergia istituzionale stabilita quest’anno con il Comune di Morano Calabro – ha precisato Vincenzo Tamburi, sindaco di San Basile – abbiamo rafforzato l’idea di territorio che deve guardare al bene comune per costruire sviluppo e valorizzazione territoriale parlando ad una sola voce. Il nostro modello di tutela ambientale negli anni è stato modello replicato in tanti altri comuni del territorio proprio per la sua rispondenza alle esigenze di tutela e viluppo coniugate in un grande intervento che utilizza – tra l’altro – la manodopera locale creando opportunità di formazione e occupazione in un settore delicato e nevralgico per il Pollino».
Il progetto oltre ad essere un grande beneficio per il territorio, sul quale si applica la prevenzione incendi e la mitigazione del rischio frana, ha una grande ricaduta sociale e occupazionale che non è da sottovalutare. Ma in più con queste azioni «educhiamo al rispetto del territorio, alla sua valorizzazione – hanno aggiunto i Sindaci Tamburi e De Bartolo - affidando la sua tutela a uomini che qui vivono e che della sua bellezza naturale ne godono. Potersene prendere cura, siamo sicuri, aiuterà a far crescere tante sentinelle dell’ambiente che saranno al nostro fianco per la salvaguardia di un comprensorio naturale così pregiato».