Cinema ambulante, tornano le storie di integrazione
Al via la terza edizione di CinemAmbulante che dal 10 al 21 giugno porterà un progetto unico nel suo genere nelle quattro province calabresi di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria. Cinemambulante è un progetto multiculturale e multidisciplinare promosso dall'Associazione La Guarimba in collaborazione con Emergency Italia che vuole offrire una rassegna di film indipendenti per tutti ma anche un Kino ovvero una residenza di cinema per i giovani italiani ed i rifugiati che vivono ad Amantea con l’obiettivo di usare la cultura come strumento di integrazione.
La rassegna è composta da opere cinematografiche realizzate da registi in rappresentanza di quei Paesi e culture ormai stabilite da tempo in Calabria. L’iniziativa è parte del progetto MigrArti III edizione 2018 finanziato dal Ministero dei Beni Culturali ed è stata realizzata dopo aver creato una rete locale e internazionale. Tutti gli incontri e le proiezioni saranno ad ingresso libero.
I film: A Ciambra” di Jonas Carpignano (Italia). Ad “A Ciambra” una piccola comunità Rom nei pressi di Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità Rom.
“Faces, Places” di Agnes Varda e JR (Francia). Agnes Varda, la cui visione cinematografica unica dal 1950 le ha fatto guadagnare un fedele stuolo di entusiasti cinefili in tutto il mondo, e l’iconico fotografo e artista murale JR che su Instagram è seguito da oltre un milione di followers, hanno più cose in comune di quel che si possa immaginare.
“Wallay” di Berni Goldblat (Svizzera). Ady ha tredici anni ed è cresciuto nella banlieue francese. Quando un’estate, dopo l’ennesima spavalderia, viene spedito dal padre dai parenti in Burkina Faso, Ady scopre che la sua famiglia e l’Africa sono diverse da come se le immaginava. La sua vacanza non è affatto una vacanza.
“Swagger” di Olivier Babinet (Francia) .Muovendosi tra documentario e finzione, il film ci fa entrare nelle menti sorprendenti di undici adolescenti, di diversa provenienza, che crescono in una delle più svantaggiate banlieu parigine, dove i “francesi” non mettono piede. Una serie di ritratti da cui emergono le speranze, le paure e la vita di tutti i giorni.
“Sacred Water” di Olivier Jourdain (Belgio). Attraverso la voce di Vestine, una speaker radiofonica, e di uomini e donne ruandesi, il film racconta la ricerca dell’acqua che sgorga dal corpo femminile. “Sacred Water” (L’acqua sacra) rivela con umorismo e spontaneità il mistero del piacere femminile.--
“Human Flow” di Ai Wei Wei (Cina). L’artista cinese si è messo dietro la macchina da presa per portare alla Mostra un doc che racconta migranti e profughi. Un viaggio della speranza attraverso 23 paesi del mondo, dall’Afghanistan alle coste siciliane fino al confine tra Messico e Stati Uniti.
“Félicité” di Alain Gomis (Senegal). Una donna cerca in tutti i modi di recuperare i soldi necessari per evitare l’amputamento di una gamba al figlio. Ma le cose non vanno come si aspettava.