Pititto (Cgil) risponde a Marcianò (Map): “noi sempre attenti al sistema sanitario”
Il segretario generale Cgil Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto si esprime sulle dichiarazioni di Pietro Marcianò del Map che “lasciano sbigottiti perché strumentalizzano in modo becero la questione della migrazione, associandola alla emergenza del comparto sanitario in Calabria di cui la Cgil è consapevole da lungo tempo e che segue attraverso azioni di protesta e proposta con costanza e professionalità attraverso l'azione mirata delle proprie categorie”.
“Sul tema delle politiche per la sanità – scrive Pititto - è ben chiaro che il Sistema regionale calabrese, stretto dai vincoli del piano di rientro, non riesce a fare un salto di qualità, se non con poche eccezioni; non è in grado di garantire sostanzialmente i Lea e i Lep; genera differenze insostenibili in termini di equità fra la popolazione e di diritti sociali. Ma chi accusa la Cgil di non essere operosa e presente evidentemente è obnubilato dal pregiudizio nei confronti della nostrra organizzazione, come interpretare, altrimenti, la denuncia da parte della Cgil del logorante braccio di ferro tra il commissario Scura e i titolari dei centri privati accreditati? La richiesta ormai storica di una rinnovata attenzione per la medicina di territorio e di prevenzione, per l'attuazione della rete territoriale, per l'apertura delle case della salute finanziate da anni, per la programamzione di un efficiente sistema di sicurezza sanitaria nelle periferie”?
“In ultimo, la Cgil si sta battendo contro le scelte incredibili contenute nei recenti decreti commissariali come l’abbattimento dei fabbisogni stabiliti, che aumenterà ulteriormente la mobilità passiva spostando risorse economiche dalla Calabria verso le regioni del Nord, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro nelle strutture accreditate. Inoltre, in merito alle procedure di licenziamento già avviate, la sigla sindacale ne ha già chiesto la sospensione al fine di valutare l’effettiva sofferenza occupazionale derivante dai tagli denunciati, domandando la tracciabilità dei risparmi derivanti dai tagli effettuati ai centri privati accreditati e l'avvio di tutte le necessarie verifiche da parte delle Asp e delle Aziende ospedalieri calabresi sulla legalità e regolarità degli atti amministrativi e di gestione, chiamando in causa anche gli uffici dell’anticorruzione”- ha aggiunto ancora.
“Mantenendo fermo il dato della inevitabilità delle migrazioni, occorre un disegno per strutturarle e su questo la Cgil ha espresso abbondantemente le proprie posizioni in merito, anche auspicando una celere modifica del Regolamento di Dublino, nonché un piano concreto di sostegno allo sviluppo dei Paesi d'origine. Nonostante le tristi vicende di cui si sta rendendo protagonista il governo italiano, la Cgil di Reggio Calabria – Locri confida nel fatto che il nostro Paese non dimentichi la propria storia di accoglienza ed emigrazione”.