Moglie malata reclusa in casa senz’acqua, dormiva tra rifiuti ed escrementi
L’avrebbe di fatto reclusa in casa, in assoluto abbandono e in un luogo inadeguato dal punto di vista igienico-sanitario.
La donna, affetta da disturbi bipolari e psichici, era stata affidata al marito dal Giudice Tutelare che lo aveva nominato “amministratore unico di sostegno” della consorte.
In realtà, e però, da tempo ed almeno fino al 7 giugno scorso la l’uomo della moglie si sarebbe curato poco, così come è stato accertato durante alcuni controlli che i Carabinieri hanno effettuato periodicamente nella casa insieme al personale dell’Ispettorato sanitario e del Cim.
Stamani così, è scattato l’arresto (ai domiciliari) per il marito, un 59enne, F.C., di Terranova da Sibari residente a San Demetrio Corone. Ad eseguirlo sono stati i militari della Compagnia di Corigliano Calabro su ordine del Gip del Tribunale di Castrovillari.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore Eugenio Facciolla e condotte dai militari della Stazione locale, che sono arrivati dunque alla conclusione che l’uomo non avrebbe messo in atto tutti quanto fosse necessario per tutelare la salute fisica e morale della moglie, incapace di provvedere autonomamente ai suoi bisogni a causa dei suoi disturbi.
La donna, in pratica, viveva in un immobile a San Demetrio Corone, senz’a acqua, cosparso di rifiuti di tutti i tipi, con i servizi igienici non funzionanti ed escrementi umani perfino nel letto in cui dormiva.
Per di più l’uomo invece in un’altra abitazione a Terranova da Sibari sostenendo di andare a trovare la consorte solo una volta ogni tre o quattro giorni.
Secondo il Giudice per le indagini preliminare, che ha applicato la misura cautelare, il 59enne “aveva coscientemente e volontariamente consegnato la propria moglie, incapace di provvedere a se stessa, in una situazione di pericolo per la sua integrità fisica”.