Omicidio Vinci. La mamma: “abbandonata” dallo Stato, tensione davanti alla Prefettura

Vibo Valentia Cronaca

Ieri l’arresto dei presunti assassini di suo figlio (LEGGI), Matteo Vinci, fatto saltare in aria (LEGGI) con una bomba piazzata sotto il sedile della sua auto. Il marito, invece, Antonio Francesco Vinci, è rimasto gravemente ustionato nello stesso attentato, del 9 aprile scorso.

Rosario Scarpulla con le sue dichiarazioni ha contribuito a identificare le persone che si ritiene le abbiamo ammazzato il figlio, per una vicenda apparentemente banale, ovvero la volontà di accaparrarsi un terreno (LEGGI) di proprietà della sua famiglia: così ritengono gli inquirenti che lunedì hanno fermato sei persone (LEGGI).

L’indice la donna lo ha puntato da subito su un cognome pesante nella zona, quello dei Mancuso, potente cosca che proprio a Limbadi ha il suo feudo.

Scarpulla, però, nonostante lo sviluppo recente delle indagini, si sente sempre più sola, abbandonata dallo Stato che ora neanche risponde alle sue richieste.

Così ha deciso la via più eclatante, quella delle protesta: da ieri staziona davanti alla Prefettura di Vibo Valentia, insieme al suo avvocato, Giuseppe De Pace (LEGGI), e stamane - sempre più esasperata - è tornata a chiedere a gran voce una scorta così da poter andare Palermo per riprendersi il marito, da aprile scorso ricoverato nel centro grandi ustioni del capoluogo siciliano.

Francesco Vinci, infatti, può lasciare l’ospedale ma non sa come tornare a casa: la famiglia non ha i soldi per pagare il viaggio ed in più la Scarpulla ha paura a muoversi da sola.

Nella giornata di ieri è stata ricevuta dal capo gabinetto della Prefettura che ha preso nota delle sue richieste e stamattina attendeva delle risposte che, però, non sarebbero arrivate.

La donna, dunque, si sente presa in giro, da qui la sua accorata protesta, udibile nel video che alleghiamo, e che ha portato anche il suo legale, in un momento di tensione e disperazione comprensibile, a tentare di buttare giù a calci la porta dell’Ufficio di Governo.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos che hanno tentato di tranquillizzate la Scarpulla che a poche ore dall’arresto dei presunti assassini di suoi figlio ha una sola volontà, quella di essere protetta e che almeno il marito possa tornate e presto a casa.