Calabria al primo posto per Malasanità
È la Calabria a detenere il triste primato dei casi di malasanità in Italia, seguita a ruota da Sicilia, Lazio e Puglia.A leggere i dati della Commissione Parlamentare d’inchiesta presieduta da Leoluca Orlando, c’è da rimanere alquanto sgomenti: su 326 casi contati in tutto il territorio nazionale, 78 si sono verificati in Calabria con conseguenti 59 decessi, 63 in Sicilia con 43 morti, 32 e 19 nel Lazio e 23 e 14 in Puglia. Più specificamente, nella regione calabra, dove tra l’altro, all’ospedale di Cosenza, si sono verificati gli ultimi due episodi del 2010 che hanno riguardato altrettanti neonati, sui 78 casi citati, 64 sono da attribuirsi ad errori sanitari con 49 morti e 14 a disfunzioni di diversa natura che hanno provocato ben 10 decessi. Già nel 2008 la relazione della Commissione d’indagine “sulla qualità dell’assistenza prestata dal servizio sanitario della regione Calabria”, aveva fatto emergere dati allarmanti: in 36 su 39 ospedali ispezionati, furono riscontrate gravi irregolarità, oltre alla totale mancanza di una rete di emergenza. Sul versante degli organici, nella relazione si mette in evidenza un esubero enorme di personale amministrativo rispetto a quello operativo e soprattutto rispetto ai posti letto e alle prestazioni prodotte: 353 amministrativi su 1980 dipendenti.
Un esempio per tutti: a Gioia Tauro “operano” 26 cuochi per 32 posti letto, fermo restando che i pasti li fornisce una ditta esterna. In tutto questo naturalmente ha inciso notevolmente la mano della criminalità organizzata, che ha fatto negli anni della sanità calabrese, il proprio ufficio di collocamento. Come sempre accade, dove c’è il danno c’è anche la beffa. Oltre al fatto di avere sempre più paura di mettersi nelle mani delle strutture sanitarie della propria regione, i cittadini calabresi devono fare i conti con la spesa sanitaria che ha raggiunto i 3110,2 euro procapite, tre volte di più di quella degli abitanti del Veneto e che, con il prossimo avvento del federalismo fiscale, sarà a loro completo carico.
La Commissione parlamentare ha pertanto inoltrato una richiesta di relazione al Presidente della regione Giuseppe Scopelliti, per fare chiarezza sulle criticità segnalate. Si può supporre che più di una relazione, a questa sfortunata regione serva molto lavoro e solidarietà per cominciare a normalizzare questi squilibri.