Col cognato se ne va a Rombiolo: viola la sorveglianza, arrestato Giovanni Mancuso
È finito di nuovo in arresto Giovanni Mancuso, 77enne pregiudicato ritenuto esponente di vertice dell'omonima e potente cosca di Limbadi, nel vibonese.
Sottoposto alla sorveglianza speciale con l’obbligo di dimora nel comune di residenza, l’uomo se ne era andato con il cognato, anch’egli pregiudicato, a Rombiolo. È quanto hanno accertato ieri i Carabinieri della Stazione locale, in collaborazione con i colleghi di Rombiolo.
Mancuso, che nel frattempo stava rientrando nella cittadino, è stato infatti fermato da una pattuglia che ne così accertato la violazione della Sorveglianza Speciale sia per quanto attiene all’obbligo di soggiorno che per quanto concerne il divieto di frequentare altri pregiudicati.
Il 77enne è stato dichiarato in arresto e sottoposto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.
Mancuso era stato coinvolto, insieme al fratello Antonio, nell’operazione Black Money, in cui gli si contestava di aver diretto un "organismo centrale gerarchicamente sovraordinato rispetto a più rami operativi autonomi" del potente clan di Limbadi. Secondo l’accusa i due fratrelli ne sarebbero stati "organizzatori, capi e promotori”.
Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia ha disposto per Giovanni Mancuso l'obbligo di firma per quattro volte a settimana nella caserma dei carabinieri della locale Stazione. Ha quindi convalidato l'arresto il Tribunale.
Si tratta dell'ottava violazione della sorveglianza speciale contestata a Giovanni Mancuso, ieri fermato con il cognato 95enne pregiudicato in compagnia del quale non poteva accompagnarsi. L'altra violazione riguarda invece il fatto di essere stato fermato fuori dai confini territoriali del comune di Limbadi in cui è obbligato a dimorare.
(ultimo aggiornamento 17:40)