Giornata rifugiato, grande partecipazione agli eventi
Il doppio appuntamento di martedì 26 e venerdì 29 giugno ha consacrato l’Alto Ionio terra dell’accoglienza, questo grazie alla grande partecipazione durante gli eventi Porte Aperte – Villapiana che Accoglie e Oltre i muri – Trebisacce che accoglie, concretizzatisi nell’ambito della Giornata Mondiale del Rifugiato, ha testimoniato la risposta positiva del territorio il quale, in controtendenza rispetto ad un clima d’intolleranza che non appartiene alla cultura mediterranea, ancora una volta ha aperto le proprie braccia e la propria mente nei confronti di coloro che sono giunti in Italia alla ricerca di una seconda possibilità, di un’occasione per ricominciare a vivere.
Il Comune di Villapiana, il Comune di Trebisacce e l’Associazione Culturale Multietnica La Kasbah onlus, non possono quindi che dichiararsi soddisfatti. Gli eventi, che si sono svolti in collaborazione col Servizio Centrale Sprar, e in partenariato con il Coordinamento Provinciale Sprar Cosenza e la Cooperativa Sociale Le Nove Lune onlus, hanno registrato una buona partecipazione del territorio, dimostrazione che il lavoro attualmente in corso e quello che si sta portando avanti da anni, produce risultati positivi.
Il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti, relativamente all’evento, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto di come Villapiana ha risposto all'invito dell' amministrazione e dell' Associazione Culturale Multietnica La Kasbah Onlus, a partecipare all’evento organizzato in occasione Giornata del Rifugiato. La cittadinanza ha dimostrato di essere aperta e solidale con chi fugge dal proprio paese in cerca di una libertà che gli è stata negata. L'atmosfera che si è respirata la sera del 23 è stata di grande apertura e di questo ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile ciò.I progetti Sprar sono un esempio di ricchezza per tutti”.
Giulia Accattato, assessore alle politiche sociali del Comune di Trebisacce, con delega all'immigrazione, al termine degli eventi ha voluto esprimere la propria vicinanza a tutti coloro che versano in questa difficile condizione. “Bisogna ricordare – ha dichiarato l’Assessore - che i rifugiati fuggono dal proprio Paese originario a causa di discriminazioni politiche, religiose, razziali, di nazionalità, o perché appartenenti ad una categoria sociale di persone perseguitate, ovvero a causa di una guerra presente nel proprio Paese, e trovano ospitalità in un Stato straniero che riconosce loro lo status formale.
“Queste persone, dopo aver vissuto un lungo calvario, necessitano di essere inserite in un percorso di accoglienza di secondo grado, ovvero quella dei progetti Sprar, finalizzato ad un effettivo inserimento nel tessuto sociale del nostro Paese. A tal proposito, mi sento in dovere di ringraziare l' équipe professionale che opera presso lo Sprar di Trebisacce, la quale, con sensibilità, dedizione e professionalità, persegue quotidianamente la mission sociale propria di questo sistema. Ringrazio inoltre i nostri cittadini per lo spirito di accoglienza e ospitalità insito in ognuno di loro”.