Agricoltura irrigua, Coldiretti sulla gestione commissariale dell’EIPLI
In questi mesi, straordinario e quotidiano è stato l’impegno del Consorzio di Bonifica di Trebisacce per assicurare l’acqua per l’irrigazione ai territori interessati. Una attenta e sapiente programmazione ha garantito fino ad oggi agli agricoltori di non avere danni alle colture.
Questo però – comunica Coldiretti Calabria – può non bastare! Gravissimi e possono accentuarsi vista ormai la piena stagione estiva, sono i problemi che potrà avere l’agricoltura irrigua dell’alto Jonio cosentino e il Consorzio di Bonifica Integrale dello Ionio Cosentino di Trebisacce che è costretto a fare i conti con una sorda e a dir poco stonata, rispetto alle esigenze del territorio, gestione commissariale dell’EIPLI - Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia che gestisce l’acqua come bene commerciale e non pubblico e non permette i rilasci dallo schema idrico jonico del fiume Sinni che attinge l’acqua dalla diga di Monte Cotugno in agro di Senise (PZ). La gestione commissariale dell’Ente in modo ostinato persevera nell’ inottemperanza nella fornitura idrica, assegnata tramite regolari atti con la Regione Basilicata.
“Una guerra dell’acqua tra regioni? Non vorremmo fosse così!” è il commento di Coldiretti Calabria. L’ANBI nazionale - riferisce Coldiretti Calabria – è intervenuta chiedendo con forza che si attivi immediatamente un tavolo istituzionale per trovare soluzione ai problemi di questo importante territorio calabrese rendendosi disponibile a parteciparvi. È indispensabile a questo punto– chiede Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che il presidente Oliverio, che è a conoscenza della problematica, metta subito in campo la sua autorevolezza istituzionale per porre argine all’aggravarsi della situazione”.