Miniera “Timpa del salto”, sottoscritta transazione tra Regione e Syndial
È stato sottoscritto, oggi, nella sede della Cittadella a Catanzaro, tra la Regione Calabria e la Syndial l’Atto transattivo per la restituzione dei beni della miniera di “Timpa del salto”, oggetto della concessione scaduta nel 2012, e dell’intero salinodotto, ponendo così fine all’annosa vicenda del giacimento minerario crotonese.
Alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo, la transazione è stata firmata per la Regione dal dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico e attività produttive Fortunato Varone il quale esprime piena soddisfazione per l’obiettivo raggiunto e sottolinea “che lo sforzo posto in essere dall’apparato istituzionale ha trovato concretezza e piena realizzazione nell’operato degli uffici posti sotto la sua direzione”.
Il salinodotto sarà dato in gestione a Sorical consentendo alla Regione di far fronte in modo concreto e risolutivo all’emergenza idrica dei Comuni in Provincia di Crotone.
Di fatto l’Amministrazione regionale rientrata definitivamente nella piena titolarità del complesso estrattivo e potrà, con notevole impatto sulle collettività interessate, destinare parte dei beni alla realizzazione delle opere necessarie per la soluzione definitiva del problema idrico che interessa da anni gran parte del territorio crotonese.
Con la firma dell’Atto Syndial si è impegna a completare il Piano di messa in sicurezza e monitoraggio dell’area mineraria.
Grazie al perseverante lavoro dell’assessore Rizzo, supportata dal Dipartimento sviluppo economico e attività produttive, si è finalmente giunti, dopo anni di confronto, alla firma di una transazione che rappresenta un’occasione per risolvere definitivamente il problema della sete nei Comuni di Strongoli, Mellissa e Cirò Marina.
Inoltre, a coronamento di una delicata trattativa, condotta dall’assessore all’ambiente, tra il Sindaco di Belvedere Spinello e Syndial si è convenuti che la Società procederà ad eseguire a favore del Comune interventi eco sostenibili volti a soddisfare, anche con il coinvolgimento di altre competenze di Eni, il recupero paesaggistico ambientale oltre la realizzazione di impianti fotovoltaici a favore della collettività.
Nella difficile transazione due sono stati gli obiettivi che ha perseguito l’assessore Rizzo: la garanzia della messa in sicurezza del territorio e le ricadute positive non a favore di singoli ma per la generalità di questa parte del Marchesato.
Pertanto, l’assessore si dice compiaciuta per il risultato raggiunto “che consentirà la valorizzazione ambientale e sociale di un territorio che per anni tanto ha dato in termini di risorse minerarie e che oggi finalmente vede ricompensata la sua generosità”.