Morti sul lavoro, Cgil-Cisl-Uil: “scriviamo la parola fine”
“L’ennesima morte bianca – registrata questa mattina a Borgia – non rappresenta più un semplice campanello d’allarme. Ma è una sirena forte e stridula, che richiama tutti a una nuova assunzione di responsabilità: morire sul posto di lavoro, in una terra priva di opportunità occupazionali, è inaccettabile.” È quanto denunciano le principali organizzazioni sindacali calabresi
«La notizia del decesso di un 50enne – spiegano Raffaele Mammoliti (Cgil), Francesco Mingrone (Cisl) e Santo Biondo (Uil) – ci ha raggiunti mentre stavamo tenendo un vertice negli uffici della Prefettura di Catanzaro convocato dal prefetto Francesca Ferrandino su nostra sollecitazione. Nei giorni scorsi, come organizzazioni sindacali, avevamo infatti registrato un dato in controtendenza che ci aveva indotti a dare priorità assoluta alla trattazione di un tema che la politica (troppo spesso distratta) dovrebbe mantenere sempre in agenda: mentre in Italia l’andamento degli incidenti sul lavoro segna, rispetto allo scorso anno, un decremento che lascia per sperare per il futuro, in Calabria i numeri si invertono completamente: nel semestre gennaio-giugno 2018 si sono verificati nella nostra regione 13 incidenti mortali rispetto ai 5 verificatisi nello stesso periodo del 2017. Quindi, più del cento per cento…
Per questo ci stavamo confrontando insieme al prefetto Ferrandino (che ringraziamo per la sua sensibilità al tema e disponibilità), nella consapevolezza che fosse necessario chiamare a raccolta tutti gli attori interessati direttamente o indirettamente al tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Proprio mentre discutevamo di ciò, ci ha raggiunti la notizia della tragedia di Borgia».
Un evento che ha rafforzato ulteriormente – se mai ce ne fosse stato bisogno – la consapevolezza di dover intervenire in maniera ancora più drastica sul tema. «Grazie alla disponibilità del prefetto Ferrandino, si è deciso di convocare in tempi solleciti la prevista “Conferenza permanente” allo scopo di coinvolgere in modo efficace tutti gli attori e gli Enti competenti in una azione comune e soprattutto concreta. Soltanto insieme potremo attivare una strategia efficace che parta da un’implementazione del piano delle assunzioni e favorisca un’adeguata attività di vigilanza, controllo e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Per il raggiungimento di questo obiettivo non risparmieremo risorse ed energie e metteremo in campo azioni mirate affinché ognuno degli attori coinvolti intervenga e risponda per la propria rispettiva competenza e responsabilità. Lo faremo per tutte le vittime sul lavoro e lo faremo anche per l’operaio 50enne che ha perso la vita stamattina, alla cui famiglia esprimiamo solidarietà e vicinanza e per la quale ci attiveremo con ogni azione utile».