Fel: Libri, chiarezza sull’Hospice “Via delle stelle”

Reggio Calabria Attualità
Teresa Libri

AAA – chiarezza sull’Hospice “Via delle stelle” cercasi. – Lo scrive in una nota stampa Teresa Libri, Presidente Primo Circolo Generazione Italia - Futuro e Libertà di Reggio Calabria - Dal Settembre del 2007, grazie all'impegno ed agli sforzi della sezione provinciale della Lega Italiana Per la Lotta Contro il Cancro, esiste nella nostra città una meravigliosa realtà socio-assistenziale sanitaria quale l’Hospice “Via delle Stelle”, struttura di riferimento dell’Associazione “La Compagnia delle Stelle”. La prima a livello regionale, è un centro dedicato all’assistenza dei malati terminali e al supporto alle loro famiglie, attraverso la somministrazione di cure palliative e terapie contro il dolore. Oltre tre intensissimi anni di duro lavoro e impegno costante da parte di tutti i dipendenti e volontari che assistono i pazienti con cura e dedizione e che vedono naufragare le loro prospettive di futuro. L’Hospice purtroppo versa in disastrose condizioni finanziarie, le casse della struttura “piangono”, le retribuzioni dei dipendenti sono in costante e continuo ritardo e gli ultimi stipendi sono stati corrisposti circa 6 mesi fa. Questo ha determinato la notevole riduzione del numero di prestazioni rivolte ai pazienti esterni. Inoltre il contributo della Regione, solo parzialmente stanziato, non è ancora stato materialmente accreditato alla struttura. Ci si chiede come mai in taluni periodi le istituzioni (tutte) si prodigano in articoli di stampa per l’Hospice accompagnati spessissime volte da proclami, da surreali dichiarazioni enuncianti aiuti che snocciolano anche cifre a titolo di contributo. E quale occasione migliore – si continua a leggere nella nota stampa - per i rappresentanti delle istituzioni per farsi fotografare o riprendere all’interno della struttura mentre pontificano sull’importanza della stessa, salvo dimenticarsi già il giorno dopo delle promesse fatte? E intanto dalle istituzioni, all’Hospice arrivano solamente le briciole di questi contributi. Nonostante tutto, dipendenti e volontari, sono sempre ed infaticabilmente attenti affinché agli ammalati non manchi nulla, assicurandogli sempre il massimo del loro supporto al di là delle loro possibilità. Lavorare con lo stato d’animo di chi da un momento all’altro potrebbe perdere l’occupazione ed essere sempre e comunque presenti ed efficienti in ogni mansione, non è per nulla facile. Ma i pazienti sono sempre assistiti nel migliore dei modi, la struttura va avanti lo stesso. Deve essere così. Il loro sostegno morale, la loro assistenza sanitaria non viene a mancare. Gli ammalati hanno bisogno di loro e il personale dell’Hospice ne è pienamente consapevole. I pazienti e le loro famiglie non sono mai stati lasciati soli e mai lo saranno. Svariate altre volte prima di adesso l’Hospice è stato a rischio chiusura, ma poi con piccoli – anzi minuscoli – finanziamenti tampone si è riusciti a pagare qualche mensilità arretrata. Ma queste erogazioni, quasi sempre accompagnate da proclami e conferenze stampa, più che di promessa “profumavano” di inganno. Ma la città, la società civile non sono per nulla sorde e insensibili al richiamo dei bisogni dell’Hospice. Frequentemente l’una o l’altra associazione organizzano concerti, aste, spettacoli e manifestazione di ogni tipo con l’unico scopo di devolvere il ricavato degli incassi all’Hospice. La città risponde, partecipa e non sono poche le attestazioni di solidarietà perché tutti comprendono che la struttura deve continuare ad esistere ed operare nel migliore dei modi.

Piccoli grandi aiuti - scrive ancora Teresa Libri - per sopperire in qualche maniera alle esigenze di acquisto di forniture mediche per l’assistenza clinica dei pazienti in degenza. Non sono certamente queste le risorse su cui una struttura sanitaria può fare affidamento per andare avanti con decoro e professionalità. Le istituzioni devono fare la loro parte, devono prendersene carico. Tre lunghi anni di incertezze, di tira e molla, di promesse di riunioni, di formalità. È stata anche costituita una Fondazione proprio per l’Hospice, istituita tra l’altro dal Comune, dalla Provincia, e dall’Asp del territorio. Pochi fondi erogati e subito consumati per pagare vecchie pendenze. Quale futuro per l’Hospice “Via delle Stelle”? E’ la domanda che da sempre si pongono i cittadini, le associazioni, e soprattutto i diretti interessati. Una scadenza, il 31 gennaio, potrebbe sancirne il cambiamento, anche se non si sa ancora se in meglio o in peggio. Dipendenti e responsabili attendono la pubblicazione di una sorta di bando per l’assegnazione della gestione dell’Hospice. Si vocifera anche che una voce del bilancio regionale, sarà dedicata, grazie alla nuova legge regionale, all’Hospice. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane. Nel frattempo all’Hospice si lavora con la dedizione e la professionalità di sempre, in un’atmosfera serena ed imperturbabile che ha sempre fatto della struttura un’oasi di pace.