Peculato e falso al Comune di Guardia Piemontese: arrestati sindaco e funzionario

Cosenza Cronaca

Il sindaco di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti (56 anni) ed un funzionario tecnico dello stesso Comune del tirreno cosentino sono finiti in carcere con le accuse, a vario titolo, di peculato, falsità materiale e ideologica commessi da un Pubblico Ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio e favoreggiamento personale.

L’operazione, denominata Domus, è scattata alle prime luci di oggi da parte dei Carabinieri della Compagnia Paola che stanno eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale locale, Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Pierpaolo Bruni.

LE INVESTIGAZIONI si sono concentrate sulla gestione delle procedure di assegnazione di un’abitazione di edilizia popolare: secondo gli investigatori, il Sindaco ed il funzionario pubblico avrebbero dichiarato il falso proprio consentire l’assegnazione indebita degli alloggi e avrebbero attinto a risorse pubbliche che nel bilancio dell’ente sarebbero state destinate a spese per opere pubbliche finanziate dalle concessioni edilizie per pagare la bonifica di locali comunali che sottoposti ad intercettazioni ambientali disposte dalla Procura.

Nell’inchiesta sono indagate anche altre persone su cui gli inquirenti però mantengono il più stretto riserbo.

BRUNI: SCOPERTE LE "CIMICI", BONIFICATE CON SOLDI PUBBLICI

12:12 |"Si tratta di un'indagine che ha fatto emergere la violazione delle norme afferenti l'assegnazione di case popolari, peraltro con conseguente danno per coloro i quali avevano diritto a quell'assegnazione".

Lo ha detto Pierpaolo Bruni, Procuratore di Paola, nel corso della conferenza stampa seguita all'arresto di Vincenzo Rocchetti, sindaco di Guardia Piemontese, fermato assieme al funzionario comunale, Giuseppe Caruso.

"Sono state anche usate risorse pubbliche per pagare il prezzo di una bonifica di locali comunali dove avevamo installato apparecchiature per intercettazioni ambientali - ha detto Bruni - ed evidentemente le apparecchiature erano state scoperte". "Abbiamo un gruppo di lavoro creato ad hoc - ha concluso il procuratore - che si occupa proprio di reati contro la pubblica amministrazione".