“Eumenidi”, bufera in Sacal: la Procura chiede l’assoluzione per tutti
Svolta nel processo scaturito dall’operazione Eumenidi (QUI), inchiesta che sei anni fa coinvolse i vertici della Sacal Spa, la società che gestisce i tre aeroporti calabresi, oltre a politici ed imprenditori, indagati a vario titolo e tra l’altro di corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio.
La Procura di Lamezia Terme, nell’ultima udienza, ed a quattro anni di distanza dall’inizio del processo, ha chiesto infatti l’assoluzione per tutti.
Gli inquirenti, in particolare, ipotizzarono delle irregolarità nella gestione del progetto “Garanzia Giovani”, finanziato con fondi pubblici, con l’obbiettivo di inserire nell’azienda pubblico-privata, con un tirocinio retribuito, solo dei soggetti meritevoli e che rispondessero a requisiti precisi.
Secondo la tesi accusatoria vi sarebbero state però ed invece delle “pressioni”, anche da parte di politici locali e dirigenti pubblici affinché venissero selezionati amici e parenti degli indagati. Il tutto intervenendo sulle procedure di selezione previste dal bando.
Nel giugno 2018 sempre la Procura lametina richiese 21 rinvii a giudizio (QUI). Degli imputati, tre scelsero il rito abbreviato, ovvero il sindaco Paolo Mascaro, l’imprenditore Giuseppe Gatto e Francesco Buffone, i primi due assolti e il terzo condannato.
L’accusa ha chiesto ora ed invece l’assoluzione degli imputati nel rito ordinario, cioè Angela Astorino, Gianpaolo Bevilacqua, Vincenzo Bruno, Pasquale Clericò, Massimo Colosimo, Emanuele Ionà, Giuseppe Mancini, Giuseppe Vincenzo Mancuso, Pierluigi Mancuso, Bruno Marcello Mendicino, Ester Michienzi, Sabrina Mileto, Floriano Noto, Ferdinando Saracco, Vincenzo Scalzo, Luigi Silipo, Floriano Siniscalco, Pasquale Torquato.