Aeroporto S.Anna. Appello di Udicon alle istituzioni
“La mobilità crotonese versa in una situazione sempre più disperata e pietosa”.
E' quanto sostengono, in un comunicato stampa Udicon, Fna–Confsal e Slm Fast-Confsal nel chiedere al Governo centrale e alle istituzioni locali di farsene carico.
“Occorrono risposte celeri ed immediate, non si può più rimanere sordi alle esigenze dei cittadini e al mancato diritto alla mobilità. Da decenni il territorio crotonese vive nell'isolamento, i suoi abitanti sono costretti a percorrere la SS 106 con tutte le insicurezze. Abbiamo una struttura, che potrebbe risolvere dare una risposta concreta al bisogno di mobilità della nostra provincia, l'aeroporto ma il suo futuro è sempre più incerto. Immancabilmente il problema viene portato sui tavoli istituzionali, ma nulla sembra muoversi in direzione di una risoluzione definitiva”.
“Alla Regione Calabria, in particolare, si chiede un intervento risolutivo e un impegno concreto in direzione della risoluzione di tutti i problemi legati alla mobilità, partendo dall’unica infrastruttura attualmente esistente, l’aeroporto. Lo sforzo annunciato dai comuni è un piccolo passo in avanti, ma da solo non basta per consentire allo scalo di avere continuità volativa.
Occorre un piano industriale serio che sappia guardare al futuro dello scalo – prosegue la nota - soprattutto occorre che si conoscano i piani della società chiamata a gestire per i prossimi trent'anni l'aeroporto di Sant'Anna. Ad oggi purtroppo nessuno sa effettivamente se esista un progetto futuro, dati alla mano tutto sembra remare contro lo sviluppo dello scalo pitagorico”.
“L'auspicio è che il nuovo ministro Toninelli si interessi fattivamente di questa vicenda. Va dato merito al Comitato cittadino Aeroporto Crotone, capeggiato da Giuseppe Martino, che con ogni mezzo cerca di mantenere alta l'attenzione su quella che ad oggi è l'unica vera arteria di comunicazione, con il resto del Paese e del mondo. E' noto a tutti l'impegno del Comitato in direzione della sensibilizzazione della cittadinanza verso una battaglia giusta”.
“Purtroppo - conclude il comunicato - se la politica non scende in campo per la risoluzione di questa delicata situazione saremo costretti a viaggiare sulla quella che da sempre è rimasta una mulattiera, infine vogliamo ricordare che il 31 ottobre è vicino”.