Aeroporto Crotone, Udicon: “Uno scalo nevralgico del tutto abbandonato”
“Dovremmo pensare alla notizia di un’aggiunta di voli alle tratte già operate di Bergamo e Bologna come una notizia positiva? Credo proprio che ci sia poco da esultare un aeroporto già predisposto alla chiusura dovrebbe essere rinvigorito da questa grande novità, speriamo che ci sia dietro del sarcasmo a questo punto.” È quanto scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con., Denis Nesci.
“Ma da ridere c’è ben poco, – continua Nesci – i cittadini sono infuriati e non solo loro. Noi, come U.Di.Con., associazione che tutela i consumatori, crediamo che l’aeroporto di Crotone sia di fondamentale importanza non solo per i cittadini crotonesi, ma per la maggior parte degli utenti calabresi, che potrebbero contare finalmente su un collegamento efficiente sulla costa ionica, vista la totale assenza di un collegamento con la C maiuscola con Lamezia Terme.”
“Potremmo anche parlare della pericolosità della 106, - aggiunge il Presidente Nazionale U.Di.Con. - per l’ennesima volta potremmo sottolineare quanto sia pericoloso percorrere quella che è considerata tra le strade più critiche d’Europa. Questo è un discorso che abbiamo affrontato diverse volte e che merita di avere sempre un ruolo principale, al contrario di quello che avviene nei tavolo Istituzionali, dove magari se ne parla, ma poi in concreto la 106 rimane sempre una strada impossibile da percorrere spensieratamente".
"Per questo motivo, quindi,- conclude Nesci - abbiamo scelto di essere presenti, come U.Di.Con., accanto al Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone, che da diverso tempo, come noi, sta chiedendo alle Istituzioni di non abbandonare uno scalo nevralgico come quello di Crotone, così come ha fatto con la maggior parte delle strade della Calabria che, ormai, vivono di vita propria”.