Nasce “Re Azione Donne”, Comitato Femminile per Reggio
Mercoledì 1° agosto 2018, è stata ufficializzata la nascita di “Re Azione Donne” Comitato Femminile per Reggio Calabria Città Metropolitana.
“Non si tratta – è scritto in una nota stampa di Antonella Postorino, Portavoce di “Re Azione Donne” - di un movimento femminista, siamo semplicemente donne reggine, madri, casalinghe, professioniste, studentesse, che non vogliono più restare a guardare una città agonizzante.
Per questo motivo abbiamo deciso di “metterci assieme”, di unire le nostre forze, le idee, le nostre competenze e i nostri sogni, per poter dare un senso al futuro di questa Città.
Il Comitato opererà nel settore socioculturale prendendosi cura di osservare, approfondire e affrontare con il coinvolgimento della collettività, tutti i problemi che ogni giorno contribuiscono ad annientare Reggio, causando la fuga dei giovani (e non solo) verso nuove mete e generando il dilagante degrado ambientale e sociale visibile a tutti, con le conseguenze che ne derivano.
Prendendo spunto dall’iniziativa promossa nel 1970, durante i “moti di Reggio”, dal Comitato Femminile Pro Reggio, con a capo le signore Gangemi, Zoccali, Milardi, Malavenda e Cappellano, e dedicando a queste eroine il nuovo contenitore, seguirà una logica innovativa di approccio ai bisogni della comunità, infatti del passato si conserverà il coraggio, la determinazione e la schiettezza di quelle donne, ma oggi lo si farà guardando avanti, alla società che abbiamo di fronte, senza rimpianti e senza “amarcord” di epoche che ormai non ci appartengono più.
Re Azione, come dice lo stesso nome, è una sorta di Azione guidata e stimolata dalla sofferenza, dal bisogno di ritrovare dignità e identità, rispetto per la propria “casa” e per i figli di questa terra.
Al comitato hanno già aderito 40 donne, tutte animate dalla voglia di rendersi attive e utili per il conseguimento di un unico obiettivo. L’adesione resta aperta a tutte quelle donne che la pensano come noi, ossia coloro che operano puntando al “lavoro di squadra”, con tutte le regole che lo disciplinano, e non all’effimero soddisfacimento di “individualismo fine a se stesso”, perché convinte che lo sviluppo/progresso sia prerogativa di un contenitore pubblico e soprattutto della condivisione collettiva.
"Il Comitato - informa ancora la nota - è nato per rilevare bisogni, pertanto resterà a disposizione di tutti per l’individuazione di soluzioni compatibili con il benessere comune. Alle premesse seguiranno una serie di iniziative aperte a tutti, che partendo “dal basso” si articoleranno in riflessioni, dibattiti, confronti necessari per rendere concreto ogni contributo propositivo che si deciderà di sostenere. Noi ci proviamo …… Buon lavoro a noi.”