Aggredita dal marito lo chiude a chiave e chiede aiuto
Prima ha aggredito la moglie, poi la donna - stanca dei soprusi - ha deciso di chiudere il marito dentro la camera da letto e ha così chiesto aiuto.
È successo a Trebisacce, dove a finire in manette è stato un 43enne, accusato ora di maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo una chiamata in cui veniva denunciata una furente lite familiare in un'abitazione del centro cittadino, i militari sono intervenuti trovando la donna disperata, in lacrime, con il volto tumefatto e il sangue che scorreva copioso dal naso e dalla bocca.
La vittima ha raccontato che era stato il convivente a ridurla in quelle condizioni, prima insultandola e poi aggredendola fisicamente.
I carabinieri hanno così visto le stanze a soqquadro, suppellettili infranti a terra e le porte di alcune stanze abbattute.
La signora è scampata alla furia del convivente chiudendolo dentro la camera da letto. L'uomo, una volta liberato, prima si è scagliato contro la donna e poi anche contro i carabinieri che lo stavano ammanettando.
Le violenze domestiche sono iniziate nel 2008, e la donna è stata più volte soccorsa dai sanitari del 118.
Alla vittima, accompagnata al pronto soccorso, sono stati riscontrati la rottura del dente incisivo mediano superiore, contusioni, escoriazioni ed ematomi su tutto il corpo. Il 43enne è stato portato nel carcere di Castrovillari.