Lamezia. Per gli investigatori era specializzato nei furti alle scuole, “incastrato” giovane rom
Era la domenica di Pasqua quando durante un servizio sul territorio i Carabinieri – in occasione proprio della festività – stavano controllando i numerosi “obiettivi”, tra cui degli istituti scolastici, per scongiurare eventuali furti o danneggiamenti.
Proprio nei pressi di un liceo scientifico nel centro di Lamezia una pattuglia aveva notato un individuo aggirarsi con un atteggiamento sospetto e che, avvicinato per essere identificato, era fuggito a piedi ma poi raggiunto dopo qualche centinaio di metri da uno dei due militari.
L’intervento sarebbe stato, però, solo l’inizio di un puzzle investigativo che si è andato via via completando.
In quel periodo, infatti, si stavano registrando diversi furti proprio all’interno degli istituti scolastici del centro cittadino e sui quali stavano investigando i militari.
I fatti avevano un comune denominatore, l’identico modus operandi: il malvivente entrava negli stabili approfittando dei giorni di sospensione delle lezioni. Prima faceva breccia con attrezzi di fortuna, come pale e picconi, poi sempre più equipaggiato.
A poco erano servite le grate in ferro installate alle finestre o a protezione delle porte. Per lui, ormai, era diventata una sfida a discapito, però, di uno dei baluardi della società civile, le istituzioni scolastiche.
Le ricostruzioni degli episodi, rese possibili grazie all’installazione di telecamere negli istituti scolastici, avrebbero così dimostrato la presunta indole del giovane, che abita nel campo rom cittadino, in pratica a pochi passi dagli “obiettivi privilegiati”.
Secondo i militari avrebbe anche trascorso diverse ore a recidere inferriate o a picconare i muri pur di raggiungere il bottino. Cappucci, cappellini e lenzuola, invece, i “gadget” utilizzati per travisarsi ma a volte agiva anche a volto scoperto.
Dunque, sono ben tredici gli episodi di furto - commessi da aprile a maggio scorsi – in vari istituti scolastici di Lamezia, per un danno stimato di quasi 20 mila euro, e oggi contestati a Berlingeri in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lamezia su richiesta della Procura.
Ad eseguirla, stamani, sono stati i Carabinieri della città della Piana, sempre impegnati a tutela delle istituzioni scolastiche, luoghi dove coltivare, promuovere ed educare alla legalità.