Aggressione in ospedale, Bossio (Pd): operatori sanitari siano riconosciuti pubblici ufficiali
“Nei prossimi giorni depositerò un disegno di legge per proporre di riconoscere i medici e gli operatori sanitari come pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni. Oggi sono a Crotone e più tardi incontrerò il medico dell’ospedale che ieri è stato aggredito e picchiato dai familiari di un paziente deceduto per esprimergli personalmente la mia vicinanza e solidarietà e conoscere dalla viva voce degli operatori le condizioni e l’organizzazione del lavoro. - È quanto scrive in una nota stampa la deputata del Partito Democratico, Enza Bruno Bossio -
Il quadro raccolto è che, anche in questo caso, la Calabria dimostra di avere in campo sanitario un patrimonio umano e professionale di grande qualità, un valore crescente soprattutto perché costretto ad agire e operare in un contesto di gravissime carenze e limitate risorse economiche e di personale.
I medici e tutti gli operatori sanitari lavorano in condizioni proibitive: sono i nuovi eroi del tempo moderno. Sette anni di commissariamento, di sistematica riduzione di servizi, di tagli, di blocco del turn over hanno inevitabilmente indebolito il sistema sanitario regionale. I calabresi sono spogliati dei loro diritti e, al tempo stesso, l'esercizio della professione medica è esposta ad alto rischio.
Ecco perché - scrive la deputata - è mio dovere, e lo avverto come un dovere morale di rappresentante istituzionale e di calabrese, restituire allo straordinario capitale umano che opera nelle nostre strutture sanitarie l’onore e il merito per il loro impegno prezioso e quotidiano, per la caparbietà e la dedizione che infondono nella loro missione. Ed ecco perché non smetterò mai di dire la mia di fronte a sovraesposizioni strumentali e pubblici dileggi a cui si vorrebbe esporre un intero mondo, spesso con troppa superficialità, con una logica quasi punitiva e una generalizzazione che tende a condannare tutto e tutti, non salvaguardando la qualità diffusa che invece c'è e merita un corale e collettivo ringraziamento.
Registro, inoltre, - conclude la deputata - come il caso di Crotone non sia affatto isolato. Annualmente in Italia si contano oltre 3mila aggressioni a personale sanitario in servizio; ragion per cui mi farò promotrice di una proposta di legge per riconoscere medici e infermieri come pubblici ufficiali, in modo tale da attivare necessari deterrenti e adeguate sanzioni.”