Operazione Stige: 54enne cariatese dal carcere ai domiciliari

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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo il ricorso discusso dall’avvocato Ettore Zagarese, ha disposto la scarcerazione per il 54enne cariatese Leonardo Rispoli coinvolto nell’operazione antimafia “Stige” poiché ritenuto partecipe del reato di associazione mafiosa e di estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso.

Il Tdr, condividendo le argomentazioni dell’avvocato Zagarese, già condivise dalla Suprema Corte di Cassazione, ha annullato per gravità indiziaria relativamente ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di aggravante del metodo mafioso, disponendo per Rispoli la misura meno afflittiva dei domiciliari.

La decisione giunge dopo il nuovo esame dinanzi al Tribunale della Libertà di Catanzaro, disposto lo scorso mese di luglio dalla Corte di Cassazione che, in accoglimento del ricorso discusso dal suo legale aveva annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 54enne.

I FATTI

Leonardo Rispoli era rimasto coinvolto nel blitz dello scorso 9 gennaio per la notifica di 131 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 39 agli arresti domiciliari.

Il tutto nell’ambito della maxioperazione “Stige”, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro contro le cosche di ‘ndrangheta del crotonese con ramificazioni in altre zone della Calabria, in altre regioni italiane e all’estero.

Il 54enne era stato accusato di aver controllato, per conto della cosca cirotana, il porto di Cariati. Rispoli si è sin dall’inizio professato innocente indicando, per mezzo della difesa, una serie di elementi a suo favore che, su indicazione della Cassazione, sono stati ora vagliati dai Giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro.

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